Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Turismo della memoria: valorizzare i cimiteri monumentali

Cimiteri monumentali reggia di caserta

Un accordo tra Ministero Beni culturali e SEFIT-Utilitalia ha sancito che i cimiteri monumentali saranno trattati come beni architettonici, artistici e storici. Previste misure economiche e fiscali a sostegno e un “Atlante” digitale che aiuterà i turisti a individuare questi luoghi della memoria.

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Reggia di Caserta, le cascate

I cimiteri non sono necessariamente luoghi lugubri. A volte diventano dei veri e propri musei a cielo aperto, dove l’arte si fa romantica e imponente. E’ il caso dei cimiteri monumentali, luoghi della memoria collettiva ma anche patrimonio storico-artistico del Paese diventano un ‘bene culturale’ da visitare, da valorizzare e da tutelare. E’ stato deciso questa mattina nella splendida Reggia di Caserta, capolavoro uscito dal genio di Vanvitelli. Tra i grandi e magnificenti giardini che furono il vanto di Carlo III di Borbone, re di Napoli e della Sicilia e di sua moglie Maria Amalia di Sassonia, è stato siglato un protocollo d’intesa tra Ministero Beni culturali e SEFIT-Utilitalia. Il documento è stato sottoscritto oggi, sabato 8 ottobre, nel Foyer del Teatro di Corte della Reggia di Caserta, dal sottosegretario ai Beni culturali Antimo Cesaro e il vicepresidente di Utilitalia Mauro D’Ascenzi, alla presenza del direttore della Reggia, Mauro Felicori.
Ma come si finanziano? Tra i punti principali dell’intesa si evidenzia l’intervento dei Beni Culturali a sostegno dei Comuni nella gestione dei cimiteri monumentali, anche con interventi legati a un possibile ‘bonus’ fiscale. Inoltre, è prevista la realizzazione di un ‘Atlante‘ dei cimiteri in formato digitale, con la possibilità di mappare i beni culturali custoditi nei cimiteri, ritrovando beni sottratti e prevenendo i furti d’arte che spesso si verificano in questi luoghi.

Nuove forme di turismo

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Cimitero monumentale di Milano, tomba della famiglia Campari raffigura l’ultima cena

“I cimiteri monumentali costituiscono un patrimonio architettonico ed artistico che il MiBACT ha voluto fortemente portare sotto la propria tutela” – dichiara il Sottosegretario ai beni culturali e al turismo, Antimo Cesaro – “In Italia spesso si fondono perfettamente con il paesaggio circostante e ospitano, oltre a grandi protagonisti della nostra storia politica, culturale e sociale, anche tanti artisti, poeti, scrittori stranieri che scelsero il Belpaese per il loro ultimo viaggio. Basti pensare, ad esempio, al Cimitero di Staglieno vicino Genova, la Certosa di Bologna, il Cimitero monumentale di Milano e quello di Bari. Luoghi dell’anima dove riscoprire il piacere del silenzio, della riflessione, circondati dal verde e da magnifici gruppi scultorei ottocenteschi che sembrano riecheggiare le gesta e i pensieri degli illustri sepolti”.

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Genova, cimitero di Staglieno, tomba di Giuseppe Mazzini

Nello specifico il documento sottoscritto punta a individuare azioni condivise di promozione turistica e valorizzazione culturale dei cimiteri monumentali e dei luoghi della memoria. Per farlo ci si impegnerà a realizzare un ‘Atlante dei cimiteri monumentali e del turismo della memoria’ (digitale) – in collaborazione con le Regioni e l’ANCI – che, nell’ambito del Piano strategico del Turismo, diventi un nuovo segmento di sviluppo dell’offerta turistica italiana da valorizzare. Nell’Atlante, grazie al sostegno del ministero della Difesa e del ministero degli Affari esteri, potranno essere inseriti anche i cimiteri di guerra, italiani e stranieri.

Segnale storico per chi gestisce i cimiteri monumentali

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Firenze cimitero monumentale Porte Sante, tombe ottocentesche di bambini

Per le aziende pubbliche che gestiscono i siti cimiteriali, si tratta di un segnale storico. “Tutti noi, da turisti, siamo coscienti di quale bellezza rappresentino, specie in nord Europa, alcuni cimiteri monumentali – ha aggiunto Mauro D’Ascenzi vicepresidente di Utilitalia – dotati di grandi parchi, di sculture meravigliose e anche di tombe di defunti che hanno fatto la storia dell’umanità”.
Sviluppare il turismo per i cimiteri monumentali, così come in altri Paesi del mondo, hanno concordato i presenti, può avere risvolti importanti per la loro valorizzazione culturale paragonabile a basiliche, duomi, chiese, abbazie, catacombe e mausolei. Può anche essere l’occasione per organizzare visite nei luoghi dove si trovano le tombe di personaggi famosi e arrivare a coinvolgere, in pochi anni, 90 siti nazionali, interessare 400.000 Italiani e 7 milioni di residenti nei Paesi di origine anglosassone.
Si calcola che a livello mondiale siano 417 i cimiteri di potenziale interesse turistico. La maggior parte dei quali si trova in Europa: l’83,5% del totale pari a 348 cimiteri; il resto è suddiviso tra Asia (9,8%), America (5,8%) e Oceania (1%).  L’Italia, a livello europeo, ha il primato di cimiteri di interesse turistico: sono il 55,2% del totale, pari a 192 cimiteri dislocati nelle varie Regioni. La maggior parte si trova in Toscana (13% del totale nazionale), in Sicilia (10,4%) ed in Emilia Romagna (9,9%); poi in Piemonte (8,3%), Lazio e Lombardia (con il 7,3%).

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