Quale location più prestigiosa poteva ospitare i preziosi del Museo del Gioiello se non la Basilica Palladiana, essa stessa “gioiello architettonico” del 1500, autentico segno distintivo del genio di Palladio? Vicenza è definita “città d’autore” e patrimonio mondiale dell’Unesco dal 1994. L’autore di tanta arte e bellezza è il celebre architetto rinascimentale Andrea Palladio che vide i natali nella vicina Padova ma che qui, in questa città, seppe costruire palazzi pubblici e privati ispirandosi all’antichità classica col benestare di sensibili committenti vicentini in grado di apprezzare le sue idee innovative e di valorizzare, sponsorizzare il giovane architetto.
L’esposizione del gioiello, inaugurata il 16 dicembre 2016, è giunta alla II edizione 2017-2018 e il tema proposto è un coinvolgente viaggio attraverso la storia del gioiello, toccando i molteplici aspetti dell’interesse dell’uomo verso quest’arte che si perde negli anfratti della nostra storia: vanità, lusso, ostentazione della ricchezza, potere, ma anche e soprattutto ricerca stilistica o semplicemente funzionalità o addirittura forza scaramantica dalla valenza soprannaturale. Un vissuto antropologico che può essere compreso visitando il percorso espositivo che si snoda in nove sale tematiche i cui titoli sono emblematici nell’offrire uno spaccato culturale che supera l’immaginazione: Simbolo, Magia, Funzione, Bellezza, Arte, Moda, Design, Icone, Futuro; il tutto organizzato, allestito con passione e competenza da noti curatori internazionali che hanno selezionato circa 400 gioielli d’impareggiabile bellezza provenienti da svariate collezioni private.
Alba Cappellieri, Direttore del Museo del Gioiello, primo in Italia e uno dei pochi nel mondo, ama sottolineare che “Non esiste il gioiello universale e assoluto,ma diverse concezioni di gioiello, legate al tempo, alla cultura, al gusto, in sintesi alla storia dell’uomo” e proprio su questi concetti è stata fondata l’intera esposizione frutto della cooperazione tra Fiera di Vicenza e Rimini Fiera con la nascita della nuova società Italian Exhibition Group.
Il Percorso della Mostra al Museo del Gioiello
A colpire, da subito, il visitatore è senz’altro la “Rosa dei Venti”, un pezzo unico scaturito dalla creatività del progettista Giampiero Bodino il quale ha tratto ispirazione dal suo forte legame con il mare ed in effetti il gioiello ricorda il vibrare dei venti attraverso il gioco di colori, di linee, di geometrie e di materiali preziosi impiegati: smeraldo,spinello rosso, zaffiri blu,zaffiro giallo,ametista,diamanti, oro rosa.
Sala Simbolo. Una rassegna di simboli che hanno da sempre accompagnato l’essere umano nel corso dei secoli e che hanno rappresentato la ricchezza e la nobiltà ma anche la religiosità. Nella sala possiamo ammirare la “Corona e il Pettorale della Madonna di Monte Berico”,pezzi fortemente legati alla tradizione vicentina; le croci, le collane, le spille in oro, diamanti e pietre preziose.
Sala Magia. Fanno da corona amuleti, simboli esoterici e talismani di provenienza antica ed etnica nei quali l’uomo ha cercato rifugio, protezione spingendolo a confezionare collane, pendenti, fibule, ornamenti, orecchini utilizzando materiali più o meno preziosi ma con lo scopo imprescindibile di difesa e buon auspicio.
Sala della Funzione. Ad incuriosire il visitatore sono i bottoni, le fibbie,i fermagli per capelli, le spille, gli spilloni, gemelli, bracciali costruiti in bronzo, pasta vitrea,alcuni risalenti al VI° secolo a.C., altri d’epoca romana appartenenti al II° secolo d.C. da cui traspare il gusto per la funzionalità dell’oggetto stesso. I materiali impiegati sono vari: argento, turchese,coralli,rame dorato,bambù,strass in cristallo, legno e fibre vegetali.
Sala della Bellezza. Non si trovano parole adatte per esprimere lo stupore che emanano le opere esposte in questa sala. Si è piacevolmente frastornati dal luccichio e dal vorticoso assemblaggio di oro, diamanti, pietre di luna, platino, rubini, zaffiri,onice, smalti,calcedonio azzurro e coralli incastonati con sapiente ingegno fino a foggiare autentici capolavori artistici che rappresentano la bellezza in termini naturalistici.
Sala Arte. Sono esposte le creazioni di artisti americani con l’intento di esplorare i grandi cambiamenti del XX e XXI secolo nei quali si nota la ricerca della libertà stilistica degli americani nell’impiego di materiali economici al posto di gemme preziose. E’ il “sogno americano” che riscopre la semplicità attraverso l’ottone, il legno, le perle barocche tinte, i frammenti di guscio d’uovo, opale e smalti.
Sala Moda. E’ un tributo dedicato ad Anna Piaggi, fashion editor e musa ispiratrice di molti stilisti del secolo scorso. Le opere provengono per la maggior parte dalla collezione privata della famosa giornalista celebre nel mondo per la sua re-interpretazione libera del suo stile moderno e visionario.
Nelle successive Sala Design e Sala Futuro la costante dominante è senz’altro la fusione tra la ricerca creativa di nuove forme e l’uso di materiali e tecnologie innovative mentre la Sala Icone è dedicata ai grandi capolavori del passato fino al neoclassicismo.
Curiosità: nel tour troveremo pezzi unici quali: la Collana da Maestro Venerabile della Massoneria, la Parure in cammei ed oro, il cui astuccio reca la dedica di Antonio Canova, la spilla che raffigura in miniatura l’Ultima Cena di Leonardo, la Parure in corallo ed oro della più antica manifattura italiana nell’arte del corallo a Torre del Greco.
Informazioni:
www.vicenzafiere.it