Domenica 24 Novembre 2024 - Anno XXII

Da Malpensa verso Madrid dopo gastro-scoop di patatine fritte

Patatine Amsterdam-Kings-Chips-cartocci

In partenza per la Fitur, la borsa del turismo madrilena, si scopre che all’aeroporto di Malpensa sanno cucinare patatine fritte in maniera divina.

Patatine Papate-fritte-a-Malpensa

Sto andando alla madrileña Fitur (la Fiera del Turismo di Madrid) da Malpensa mediante Easyjet (come diceva il mio compianto amico Bernard, “Non sono avaro, sono soltanto povero…” eppoi non mi sembra che siano state notificate minitariffe da Iberia, che almeno un tempo fungeva da Mamma Alitalia nelle manifestazioni turistiche, appunto, iberiche).
Arrivo a Malpensa con le solite 4 ore di anticipo (non amo correre trafelato ai Gates anche se per le sciurette milanesi fa tanto chic imbarcarsi in extremis). Arrivando con parecchio anticipo, stavolta ho fatto il colpo (ancorché, a impresa compiuta, la mia Lady mi commenterà che non è il caso che io parli di scoop in quanto la mia “scoperta” esiste già, da quel tempo, in una via del centro di Milano: benedetta –mia- ignoranza). Insomma, per farla breve, a Mxp, dicevo, entro all’imbarco dei voli Easyjet (quindi il gourmet viaggiatore che vorrà degustare quanto sto recensendo dovrà volare con questa compagnia loucòs o arrangiarsi se non prevede trasferte).

Viva le patatine fritte

patatine fritte

Ed eccomi all’“Amsterdam Kings’ Chips”, laddove per euro 4,50 (importo che a prima vista può sembrare eccessivo, ma si prosegua nella narrazione) una simpatica commessa non solo ti frigge una generosissima dose di patate assai ben tagliate, ma pure, a tua richiesta, se mai volessi questo tubero viepiù croccante, te le ri-frigge (e se vuoi, a gentile richiesta, vi spande sopra minischifezze tipo la chèciup e/o quant’altro). Ma meglio la sola patatina ben fritta, che ho mangiato in un saloncino adiacente al Kings’ Chips, fianco a un cinese che in precedenza mi aveva aiutato a far uscire da una complicata macchina il ticket che (previa presentazione alla impiegata manipolatrice) mi avrebbe dato diritto a entrare in possesso di quella cofana di patatine di cui sopra. Sarà anche il caso che mi diverto con poco e –gastronomicamente parlando- non sono un gran che (ad ogni buon conto ho subito informato del mio scoop mangereccio il mio amico Nicola accademico della cucina). Fatto sta che –al chez Easyjet di Maxp- a me quelle (tante) patatine fritte sono tremendamente piaciute (e questo, inter nos, è ciò che conta). Proseguo per Madrid più sollevato…

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