Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Identità territoriali. Nuovo sistema turistico fra Emilia e Romagna

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Ravenna e la città metropolitana di Bologna hanno coinvolto sedici comuni per un nuovo sistema turistico locale. Un’area turistica che va dal circondario imolese alla Romagna faentina.

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Faenza, piazza del Popolo

Continua il percorso della regione Emilia Romagna verso la creazione di identità territoriali. Un percorso iniziato con Expo Milano 2015 con la “Via Emilia”, proseguito con “Via Emilia Smart Land” e, lo scorso anno, con la destinazione turistica “Romagna”.  Liviana Zanetti, presidente di Apt Servizi, ha detto: “il turista che sceglie questa destinazione è curioso e colto, itinerante, vuole conoscere il territorio e capirlo a partire dai prodotti tipici e dalle eccellenze enogastronomiche”.

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Casola Valsenio, il Giardino delle erbe

La politica della Regione Emilia Romagna, per certi versi è all’avanguardia nel coinvolgere nello sviluppo turistico del territorio i privati. E’ di questi giorni la nascita di un nuovo sistema turistico locale a cavallo fra l’Emilia e la Romagna, gestito e promosso da IF – Imola Faenza Tourism Company, società pubblico-privata a prevalente capitale privato rappresentativo del territorio. Si tratta di un comprensorio che unisce 16 Comuni fra pianura e collina, dislocati su due Province (Bologna per il comprensorio imolese e Ravenna per la Romagna faentina), fra la Città Metropolitana di Bologna e la rinomata Riviera romagnola. Un territorio solcato da quattro vallate (quelle dei fiumi Sillaro, Santerno, Senio e Lamone) e attraversato dalla via Emilia, quella “linea” che dal 187 a.C. dà continuità e unità alla regione, da Rimini a Piacenza. Un’area turistica che offre numerose opportunità turistiche e la possibilità di poter godere di peculiarità quali: cultura, enogastronomia, paesaggi, tradizioni.

Il comprensorio Romagna faentina

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Brisighella, il camminamento della Rocca

Nella Romagna faentina per esempio troviamo Faenza, centro della ceramica artistica con le sue tante botteghe artigiane e il Museo Internazionale delle Ceramiche. Casola Valsenio, con il suo Giardino delle Erbe, si fregia del titolo di Paese delle Erbe e dei Frutti Dimenticati. Brisighella, col suo antico borgo medievale è considerata la perla del Parco Regionale della Vena dei Gessi Romagnola. Una passeggiata nella storia, molto suggestiva è la “via degli Asini”, coperta dai portici e sopraelevata, per salire alla rocca. Riolo Terme è circondato dalle dolci colline romagnole. Le terme  attive dal 1870 si trovano nella magica cornice di un vasto parco secolare, consentono di godere della massima tranquillità e di riassaporare i ritmi della natura, gustare la superba enogastronomia regionale e visitare luoghi ricchi di storia e fascino. Tra i prodotti tipici l’ Olio Extra Vergine d’Oliva di Brisighella DOP, lo Scalogno di Romagna IGP, la Mora Romagnola (razza suina autoctona), oltre ai vini a denominazione a partire dal Romagna Sangiovese DOC e il Romagna Albana DOCG.

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Il comprensorio imolese

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Dozza, portici con gli affreschi

Il comprensorio imolese, invece, può annoverare Dozza, che, con la Rocca e i suoi muri ricoperti da affreschi e murales, fa parte dei “Borghi più belli d’Italia”. Nei sotterranei della Rocca di Dozza è situata l’Enoteca Regionale Emilia Romagna dove sono presenti oltre 1000 vini. Per il benessere anche Castel San Pietro Terme, immersa in un parco secolare, ha il centro termale (famoso per le acque), che alla parte curativa affianca attività prettamente rivolte al benessere e al relax.
Castel del Rio è conosciuta per la festa Rinascimentale di luglio e le cene dove vengono riscoperte autentiche ricette rinascimentali; e per la Sagra del Marrone, una festa iniziata nel 1946.
Imola dove si trova il “San Domenico”, storico due Stelle Michelin, e tanti ristoranti di qualità che propongono tradizione ma anche innovazione in cucina. La Pinacoteca San Domenico per gli amanti dell’arte; mentre per gli sportivi c’è il Museo dei Motori C. Costa presso l’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari e la Casa Museo ‘Il Cardello di Casola Valsenio’.
Le colline di tutta l’area del comprensorio imolese e del Romagna faentino sono meta di cicloturisti (strada e mountain bike) che possono pedalare in sicurezza su strade poco trafficate e percorsi mappati e ben segnalati anche fuori strada. Percorsi che si possono fare anche a piedi o a cavallo.

Info: www.imolafaenza.it

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