La Giunta Regionale della Puglia ha adottato il Puglia loves family, un marchio regionale di qualità. Alberghi, musei, luoghi di cultura e spettacolo potranno accreditarsi presso la Regione Puglia per usufruire del nuovo marchio, grazie a un disciplinare per la macrocategoria della ricettività turistica suddiviso in sei aree con 45 indicatori da rispettare. Il marchio intende incentivare gli operatori ad accogliere al meglio le famiglie, anche mono-genitoriali, con almeno un minore fino a 14 anni, attraverso servizi speciali riguardanti accoglienza, spazi, ristorazione, tariffe e attività per bimbi. “Minimo investimento e massimo risultato, ha spiegato Francesca Zampano, dirigente della Sezione della Promozione della Salute e del Benessere, e di fatto mettiamo un mattoncino importante per le politiche di sostegno alle famiglie. Per presentare la candidatura e conoscere in dettaglio i disciplinari basta consultare il sito www.family.regione.puglia.it. Abbiamo adottato una modalità dinamica e complementare: nel marchio Puglia Loves Family deve riconoscersi una sensibilità nuova e metteremo a disposizione di chi aderirà opportunità di diffusione e divulgazione di servizi”.
Come aderire a Puglia Loves Family
Si va da un massimo di 20 indicatori obbligatori e 25 facoltativi (5 di questi necessari) per gli operatori della ricettività turistica fino a 12 obbligatori e 9 facoltativi (tre dei quali devono essere segnalati nella domanda di adesione) per le organizzazioni, pubbliche e private, che operano nel settore della cultura e dello spettacolo. Per esempio, musei, biblioteche, cinema, teatri o anche eventi temporanei che volessero aderire al network ‘Puglia Loves Family’ e ottenere il marchio di qualità family friendly, dovranno dimostrare in maniera obbligatoria di avere tariffe dedicate alle famiglie, un’area dedicata di parcheggio per i passeggini e fasciatoi in una zona accessibile sia alle mamme che ai papà. Tra i requisiti facoltativi invece vi è l’organizzazione di laboratori esperienziali dove i bambini anche insieme ai genitori, possano fare nuove esperienze di tipo ludico-artistico“. Tra i requisiti obbligatori per le strutture alberghiere ci sono ingressi e ascensori accessibili ai passeggini, adattatori per water e riduttori di vasca o vaschetta per il bagno, gli scalda biberon, i fasciatoi e gli omogenizzati. “Elementi già presenti nelle strutture pugliesi – ha spiegato l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Loredana Capone – ma non adeguatamente valorizzati così come accade in altre regioni come il Trentino, da cui abbiamo preso spunto. In questo modo ci rivolgiamo alle famiglie che viaggiano e che pretendono un’accoglienza professionale ed efficiente e noi vogliamo garantirgliela in questa rete virtuosa che accomuna non soltanto gli imprenditori, ma anche i Comuni e la Regione”.
Puglia Loves Family si rifà a un progetto sperimentato in Trentino
A proposito del Trentino, il direttore dell’Agenzia per la famiglia della provincia autonoma di Trento, Luciano Malfer, ospite presso gli uffici regionali pugliesi nel giorno della presentazione di questo innovativo progetto, ha dichiarato: “sono oltre dieci anni che sperimentiamo questo tipo di accoglienza turistica culturale per le famiglie a cui hanno aderito oltre 700 organizzazioni, creando ampie opportunità di offerte mirate per il benessere di piccoli e grandi con un grande successo attrattivo per il nostro territorio. Riteniamo che si possa realizzare un positivo gemellaggio di intenti con la Regione Puglia”. “Daremo concretezza a questo progetto – ha detto l’assessore regionale al Welfare, Salvatore Negro – e l’assegnazione del marchio consente agli operatori turistico-culturali di appartenere a una rete riconoscibile in ambito nazionale e internazionale veicolando così il turismo delle famiglie in luoghi accreditati e organizzati per una così specifica accoglienza”.