Ryanair ha annunciato un nuovo volo diretto giornaliero da Roma Fiumicino a Tel Aviv a partire da fine ottobre. Lo ha fatto in conferenza stampa svoltasi a Roma il 27 luglio 2017 David O’Brien, chief commercial officer, e John Alborante, direttore commerciale per l’Italia.
Il nuovo collegamento rientra nell’attuale politica di espansione in Israele di Ryanair, che comprende, a partire dall’inverno, anche le rotte da Milano-Bergamo verso Eilat e Tel Aviv. Con la nuova rotta per Tel Aviv salgono a 13 i collegamenti da Roma Fiumicino per l’inverno 2017/2018 offerti dalla compagnia irlandese, tra cui Barcellona (3 al giorno), Catania (6 al giorno), Palermo (5 al giorno) e Siviglia (giornaliera).
Italia mercato strategico per Ryanair
“Siamo lieti di aggiungere il nuovo collegamento giornaliero tra Roma Fiumicino e Tel Aviv, che per la prima volta offre a visitatori e clienti italiani un’opzione low cost sulla rotta”, ha dichiarato David O’Brien, che ha lamentato come l’aeroporto di Roma non tiene il passo con gli aeroporti low cost di Milano, Napoli e Venezia che hanno beneficiato della maggior crescita di Ryanair in Italia.
L’Italia è un mercato strategico per la compagnia low cost irlandese, quest’anno, con il nuovo volo su Tel Aviv toccherà le 400 rotte da e per l’Italia, con un volume stimato di oltre 36 milioni di passeggeri, 4 milioni in più rispetto al 2016.
Acquisto Alitalia sì ma alle nostre condizioni
Sull’acquisto di Alitalia O’Brien ha ribadito il pensiero che Michael O’Leary, ceo Ryanair, aveva espresso in una conference call tre giorni fa: “Siamo in una situazione di work in progress. Se i tre commissari inizieranno una valida ristrutturazione che comprenda almeno il taglio di 5mila esuberi e il controllo di una quota di maggioranza, per non avere le mani legate come Ethiad. Se dovessimo acquistare Alitalia la gestiremo senza le interferenze di politici e sindacati. Siamo aperti al dialogo con loro ma non saranno loro a dirci cosa fare. Alitalia potrà diventare in poco tempo una grande compagnia aerea internazionale soprattutto perché l’Italia ha enormi potenzialità turistiche”.