La Thailandia, conosciuta anche come Siam, la terra del sorriso, è da sempre considerata una destinazione affascinante e da visitare sia perché può essere considerata la capitale del wellness, che è poi un’estensione ed evoluzione del concetto di fitness, sia per la sua natura rigogliosa. Il Regno di Thailandia si trova nel sud-est asiatico e confina con Laos, Cambogia, Birmania e con la Malesia a sud.
I turisti italiani che si recano in questo paese sono in aumento. Secondo le statistiche ufficiali nel 2016 gli italiani che hanno visitato la Thailandia sono stati circa 265.000, circa lo 0,8% del numero dei turisti totali (circa 32,5 milioni in nel 2016, con forti tassi di crescita). La Thailandia risulta quindi meta sempre più gradita dai nostri connazionali.
Thailandia, a Chiang Mai in mostra le piccole e media imprese
Di questi argomenti si è discusso nel mese scorso a Chiang Mai alla fiera TTM + 2017 presso l’International Exhibition and Convention Centre (CMECC). Si tratta del centro esposizioni e congressi internazionali fra i più grandi centri fieristici del sud-est asiatico, con uno spazio utile di 60.000 metri quadrati. Fra gli obiettivi della Fiera vi è stato quello di dare visibilità alle PMI che da sole non possono partecipare a grandi eventi globali.
Per raggiungere la destinazione la compagnia Thai Airways effettua collegamenti diretti da Roma e da Milano con moderni vettori ed ecco che, in meno di dieci ore, si è proiettati in un mondo quasi magico, misterioso e pieno di fascino, basato su insegnamenti buddisti della convivenza pacifica e il rispetto degli altri, con la compassione per le sofferenze altrui e l’amore verso il prossimo. Questi principi consentono una visione diversa dell’esistenza e del rispetto della natura, con la quale si è a diretto contatto.
Thailandia: il villaggio di Ban Na Ton Chan
Ban Na Ton Chan è un piccolo villaggio circondato da alberi di Chan, che danno il nome al luogo. Il paese è ben noto ed è il centro dell’industria turistica Homestay, il cui progetto ha dato molte opportunità al popolo locale nel loro sviluppo attraverso l’industrializzazione rurale, che ha consentito un aumento del reddito diffuso tra i suoi abitanti.
I visitatori possono assistere alla dimostrazione del processo della fermentazione del tessuto nel fango e alle antiche tecniche di tessitura, nonché acquistare prodotti fatti a mano presso il negozio del villaggio. Particolarmente interessante è fermarsi nel ristorante del borgo per assaporare i piatti tipici locali.
Thailandia: Chian Mai e Lampang dove tutto ha avuto inizio
Per andare alla scoperta delle radici dell’antico regno e si vuole davvero iniziare a conoscere la storia e la cultura dei thai, bisogna visitare Chian Mai, la capitale del nord, e Lampang con i suoi parchi protetti dall’UNESCO. Occorre poi vedere i parchi storici di Sri Satchanalai e Sukhothai, in bicicletta o a piedi, che sono stati inseriti dall’Unesco nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Sono due parchi bellissimi in cui gli antichi templi del 1300 sono immersi in prati e laghetti che danno pace a chi li ammira. La sera, con luci soffuse, lanterne volanti e lanterne galleggianti, composizioni di fiori lasciate fluttuare nell’acqua creano uno spettacolo unico. La città di Lampang, chiamata anticamente Hariphunchai, fu la capitale del regno omonimo fondato verso il VII secolo.
La natura rigogliosa del tetto della Thailandia
Un’escursione che lascerà il segno è quella al parco Doi Inthanon, della catena montuosa dell’Himalaya, che con i suoi 2.565 metri è la montagna più alta del Paese. La cascata di Wachirathan, raggiungibile dopo un’escursione di trekking nella boscaglia, merita l’impegno che ci vuole per raggiungerla. Mentre si sale verso la cima, si potranno ammirare gli alberi di rododendri nani, la foresta sempreverde con varie specie di orchidee spontanee e più di 400 specie di uccelli.
Fra i monumenti religiosi esistenti: le pagode gemelle di Phra Mahathat Napha Methanidon e Phra Mahathat Naphaphon Phumisiri, costruite in onore dei compleanni del quinto ciclo del re Bhumibol Adulyadej e della regina Sirikit; nonché lo stupa dedicato all’ultimo re di Chiang Mai, Inthawichayanon, che volle che le sue ceneri fossero disperse nel parco a dimostrare il suo amore per la natura. La visita termina con il pranzo in un villaggio vicino della tribù di collina dei Karen.
Un viaggio in un Paese così diverso dal nostro e dagli usi e tradizioni europee, non potrà che soddisfare le attese dei viaggiatori alla ricerca di un pizzico di avventura però in tutta sicurezza e tranquillità
Per informazioni: www.turismothailandese.it – www.thaiairways.com/it