Leggendo il titolo della mostra verrebbe da chiedersi perché questi tre illustri nomi sono accomunati tra loro. La risposta si trova tornando al periodo nel quale sono vissuti: il XIX secolo. Tre celebri personaggi, ognuno con la propria personalità da lasciare impronte indelebili nella storia e nell’arte. In occasione del bicentenario dell’apertura delle Gallerie dell’Accademia, i curatori hanno inteso fondere assieme i tre nomi più rappresentativi di quel fulgido periodo storico veneziano legato al neoclassicismo e al romanticismo. Dal 29 settembre 2017 al 2 Aprile 2018 le Gallerie dell’Accademia, museo conosciuto in tutto il mondo e meta di migliaia di visitatori in ogni momento dell’anno, ospiteranno la mostra dal titolo: “ Canova, Hayez, Cicognara. L’ultima gloria di Venezia ” per rendere omaggio alla città di Venezia, alle Gallerie dell’Accademia ma soprattutto a loro, agli artisti e al Conte Cicognara. Attraverso la Serenissima Repubblica, Venezia godette delle glorie di splendide opere d’arte scaturite dalla maestria e dalla creatività indiscussa di celebri artisti, opere che furono trafugate durante l’invasione da parte delle truppe napoleoniche. I francesi abbatterono chiese, bruciarono il Bucintoro, la nave del Doge, per ricavarne l’oro delle decorazioni, s’impossessarono di tele e sculture di notevole pregio, ancora non del tutto restituite ma semmai esposte presso il Louvre e altri musei.
Canova, Hayez, Cicognara: tre forti personalità
Antonio Canova, nato a Possagno di Treviso, è l’artefice celeberrimo della scultura neoclassica, l’abile artista che immortalò persino Paolina Bonaparte nell’opera “Venere Vincitrice”, o ancora “Amore e Psiche”, le “Tre Grazie” e Monumenti funerari ordinati da prestigiosi committenti, dagli Asburgo ai Borbone, alla nobiltà russa, romana e veneta.
Francesco Hayez, veneziano, è ricordato senz’altro per quel tenero, romantico “Bacio” dei due innamorati avvolti in un abbraccio appassionato che sprigiona tutto l’ardore del momento amoroso.
Il Conte Leopoldo Cicognara, intellettuale, amante della letteratura e dell’arte, fu presidente dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, mentore di Francesco Hayez e grande ammiratore di Antonio Canova.
Il legame che unì questi tre uomini si fondò su rapporti di amicizia, di stima e di reciproca collaborazione profusi nella fondazione delle Gallerie dell’Accademia a Venezia nel lontano 1817.
L’ultima gloria di Venezia: cento opere esposte
L’esposizione veneziana presenta 100 opere suddivise in nove sezioni tematiche dove ritrovare opere di inestimabile valore quali: la serie di manufatti noti come “Omaggio delle provincie Venete” donati nel 1818 alla corte di Vienna; opere di Antonio Canova quali “la Musa Polimnia”; gruppi scultorei, dipinti, due are, grandi vasi di marmo, un tavolo con il piano ricoperto da pregiati vetri di Murano, rilegature preziose, realizzazioni degli artisti più accreditati al tempo del Neoclassicismo veneto e veneziano.
Il percorso espositivo è curato da Paola Marini, direttrice delle Gallerie, Fernando Mazzocca e Roberto De Feo; promosso dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo con la collaborazione delle Gallerie dell’Accedemia e con l’organizzazione e comunicazione di Civita Tre Venezie e Electa.
Venezia, Gallerie dell’Accademia Campo della Carità, 1050. Orari: lunedì, 8.15-14.00 da martedì a domenica, 8.15-19.15. Prenotazioni: Tel. 041.5200345
Info: www.gallerieaccademia.it