Mercoledì 4 Dicembre 2024 - Anno XXII

Carlo Mollino, l’architetto-fotografo in mostra a Torino

Carlo Mollino Società-ippica-Torino

“L’Occhio magico di Carlo Mollino : fotografie 1934-1973”, circa 500 immagini che raccontano uno dei più celebrati architetti del Novecento: Carlo Mollino. La mostra resterà aperta a Camera- Centro Italiano per la Fotografia di Torino fino al 13 maggio

Leo Gasperl foto Carlo-Mollino
Leo Gasperl

L’esposizione “L’Occhio magico di Carlo Mollino: fotografie 1934-1973” aperta a Camera- Centro Italiano per la Fotografia di Torino fino al 13 maggio racconta nel modo più completo fin qui mai realizzato il rapporto di uno dei più noti e celebrati architetti italiani del Novecento con la fotografia. Un linguaggio esplorato fin dall’infanzia: nato a Torino nel 1905 era figlio di un ingegnere appassionato di fotografia che aveva installato una camera oscura in casa.
L’esposizione, curata da Francesco Zanot, ricca di circa 500 immagini permette di mettere a fuoco la personalità geniale, eclettica e per certi versi funambolica di Carlo Mollino, coprendo un arco di circa quarant’anni, dalle prime foto di architettura alla celebri polaroid degli ultimi anni, che sono forse le sue foto più conosciute. Ma la mostra è ricca di opere del tutto inedite e fin qui mai esposte in precedenza, frutto della collaborazione con il Politecnico di Torino che è proprietario dell’archivio dell’architetto a cui si deve anche il rifacimento del Teatro Regio del capoluogo subalpino, inaugurato nel 1973, poco prima della morte.

Carlo Mollino: modernità e bellezza

Carlo Mollino

Mollino amava documentare le sue opere e, per la modernità e bellezza, colpiscono le foto dell’edificio della Società Ippica Torinese che si trovava in corso Dante angolo corso Massimo d’Azeglio, dove oggi c’è il Liceo Classico Alfieri.
Mollino realizza questa bellissima struttura nel 1940, ma nel 1960 l’amministrazione comunale, allo scadere della concessione, pensò inopinatamente di farla demolire.
Oggi sarebbe certamente uno dei simboli del modernismo italiano e uno degli edifici più interessanti della città, a pochi centinaia di metri da un altro capolavoro architettonico del dopoguerra, il complesso di Torino Esposizioni di Luigi Nervi.

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Le quattro sezioni della mostra

La mostra si suddivide in quattro sezioni: la prima “Mille case” è dedicata al tema dell’abitare, con ritratti ambientati negli interni da progettati dall’architetto, ma anche con still-life di oggetti domestici di sua progettazione.

Mimì Schiano foto Carlo Mollino
Mimì Schiano

La seconda sezione, “Fantasie di un quotidiano impossibile” include fotografie molto diverse fra di loro, che hanno in qualche modo a che fare con talune suggestioni surrealiste cui Mollino fu certamente sensibile.
Con la terza sezione “Mistica dell’acrobazia” si scopre il lato più dinamico della personalità molliniana, certo già ben noto ma qui documentato con alcune eccezionali immagini.
Mollino fu pilota acrobatico, pilota sportivo (con il Bisiluro, automobile da lui progettata, partecipò nel 1955 alla “24 ore di Le Mans”), sciatore provetto e autore di un manuale per sciatori. Bellissime le foto sugli sci, dove il fotografo cerca di cogliere la velocità e l’ebrezza delle discese sui campi innevati.

Carlo Mollino RitrattoSi chiude con la sezione più ampia, “L’amante del duca”, ricca di oltre 180 fotografie. Qui c’è il Mollino ritrattista di donne, comprese le famose polaroid di “donnine nude”. Amiche, ragazze in pose erotiche sullo sfondo di ambienti che Mollino predisponeva come scenari. Una ricerca della posa, della forma femminile che sono certamente fra i risultati più originali dell’ecclettismo molliniano.
Completano la mostra documenti, lettere, manoscritti, dattiloscritti, cartoline collezionate durante i suoi viaggi: insomma tanto materiale per una bella mostra e per chi volesse approfondire la conoscenza della poliedrica personalità di Carlo Mollino.

L’occhio magico di Carlo Mollino. Fotografie 1934-1973
Fino al 13 maggio 2018 – CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia – Via delle Rosine 18, Torino; www.camera.to

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E’ in programma un ricco calendario di appuntamenti e occasioni per approfondire temi, personaggi e tecniche legati al mondo della fotografia. L’8 febbraio ore 19 un incontro su “Il messaggio della camera oscura” il libro di Mollino pubblicato nel 1949 che è stato un importante testo sulla teoria, l’estetica e la storia della fotografia.

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