La primavera 2014 offre la possibilità di fare dei bei “ponti”. In redazione di Mondointasca abbiamo ragionato a lungo su alcune mete per un finesettimana lungo un po’ originale e soprattutto, non troppo impegnativo per il portafoglio. Scartate le destinazioni più ovvie e conosciute ci siamo orientati su tre capitali europee, ottimamente servite con i voli, con un ottimo rapporto qualità-prezzo e tante cose da vedere. Ve le presentiamo in ordine rigorosamente alfabetico:
I TRE CUORI DI BUDAPEST
Antica eppure moderna. Tre città in una: la romana Aquincum e l’antica Buda separate dal Danubio dalla moderna Pest. Questo è il paradosso che rende Budapest così affascinante. La capitale ungherese ha tantissimo da offrire: storia, cultura, arte, terme, gastronomia in un territorio abbastanza limitato dove spostarsi con i mezzi pubblici è tanto facile quanto economico. E da spostarsi ce n’è molto. Il fatto di essere tre in una significa avere almeno tre centri, tre “cuori” della città ognuno con le sue caratteristiche, le sue attrazioni e le sue bellezze. Si può partire dall’alto: da Buda con il suo Castello e i Bastioni dei Pescatori a picco sul Danubio da dove si ha una vista totale sul fiume e sul resto della città, si scende poi alle terme: le eleganti Gellért o le cinquecentesche Király, attraversato uno dei numerosi ponti sul Danubio si entra a Pest, con il famosissimo Parlamento e l’altrettanto famoso grande mercato alimentare un luogo “obbligatorio” da visitare per conoscere la città e per gustare i prodotti freschi direttamente sul luogo.
VILNIUS DALL’ARIA FAMILIARE
La capitale della Lituania ha il vantaggio di essere piccola, facilmente visitabile a piedi e molto gradevole. Inoltre, i prezzi non sono mai esagerati sia per gli alberghi sia per mangiare fuori. Nonostante la lontananza, per noi italiani ha un’aria quasi familiare, con molti edifici e chiese barocche che ricordano alla lontana le nostre città. Il centro di Vilnius si apre attorno a una collina. In cima, la torre di Gediminas che si raggiunge o con la funicolare o a piedi con un comodo sentiero che parte dal grande parco che si estende dietro la bianca cattedrale cattolica. Dalla cattedrale c’è solo l’imbarazzo della scelta di dove andare, di fronte si apre la strada principale dei negozi, la Gedimino Prospekt; dirigendosi verso sinistra ci si inoltra nella città vecchia dove il Palazzo Presidenziale e l’Università si fronteggiano in un intreccio di politica e cultura, di locali eleganti e birrerie per studenti gli uni vicino alle altre affacciati su stradine acciotolate che si riempiono alla sera al colore caldo giallo dei lampioni. I due monumenti più importanti sono la chiesa rossa in mattoni dedicata a Sant’Anna e la cinquescentesca bianca Ausros Vartai [Porta dell’Alba], l’unica delle nove antiche porte conservate che ospita una cappella con un’immagine della madonna nera.
L’ORGOGLIO DI ISTANBUL TRA DUE CONTINENTI
Con i suoi non si sa ben quanti milioni di abitanti (dovrebbero essere 14) e la sua immensa estensione su due continenti, unica al Mondo, Istanbul può incutere un po’ di timore a chi volesse visitarla. Eppure la capitale turca è una città talmente ricca di storia e di fascino da conquistare chiunque. Certo è caotica, cresciuta disordinatamente a dismisura e ricca di contraddizioni che sono anche la sua bellezza. Reperti archeologici e palazzoni di cemento piene di finestre (simbolo di prestigio e ricchezza). Il substrato greco-romano e la cultura islamica. Il tutto rimodellato secondo la mentalità turca, fortemente orgogliosa della propria identità etnica. Come si fa a non rimanere colpiti recandosi sulla Sarayburnu [Punta del Serraglio] dove si trovano in sequenza le chiese bizantine trasformate in moschee, come la Moschea Blu e la Basilica di Santa Sofia, il Palazzo Topkap?, e le antiche mura di Costantinopoli che fanno da sfondo al lungomare dove i pescatori offrono le loro prede? Come non perdersi nell’immenso bazar tra colori, profumi e scintillare di ori e metalli preziosi? Come non ammirare la modernità della zona attorno a Piazza Taksim? Il tempo scorre veloce in mezzo a tutte queste meraviglie e alla sera le luci soffuse (anche troppo!) della città nascondono le parti meno pregevoli architettonicamente e si diffondono i profumi speziati della cucina tipica.