Venerdì 3 Maggio 2024 - Anno XXII

Siti web di viaggio sotto la lente dell’Ue

Nel 2013 sono stati controllati 552 siti web di viaggi, nel quadro di un’azione svolta dalle autorità nazionali che si occupano della tutela dei consumatori e coordinata dalla Commissione europea. Il risultato è stato sconcertante: ben 382 dei siti esaminati non rispettavano il diritto europeo in tema di tutela dei consumatori. Dopo un’azione volta a far rispettare la legislazione vigente, la quota dei siti web controllati e risultati conformi al diritto in materia è salita al 62%. Il restante 38% può attendersi di essere oggetto di ulteriori provvedimenti, visto che le autorità europee continuano a operare per garantire che i diritti … Leggi tutto

Siti web di viaggio sotto la lente dell'Ue

Nel 2013 sono stati controllati 552 siti web di viaggi, nel quadro di un’azione svolta dalle autorità nazionali che si occupano della tutela dei consumatori e coordinata dalla Commissione europea. Il risultato è stato sconcertante: ben 382 dei siti esaminati non rispettavano il diritto europeo in tema di tutela dei consumatori. Dopo un’azione volta a far rispettare la legislazione vigente, la quota dei siti web controllati e risultati conformi al diritto in materia è salita al 62%. Il restante 38% può attendersi di essere oggetto di ulteriori provvedimenti, visto che le autorità europee continuano a operare per garantire che i diritti dei consumatori siano pienamente rispettati.

Tra gli utenti di Internet nell’Unione europea, uno su tre prenota i suoi viaggi e i suoi soggiorni online . ha dichiarato Neven Mimica, Commissario UE per la politica dei consumatori -. Occorre fare sì che tali prenotazioni siano sicure e affidabili. Grazie agli sforzi congiunti degli Stati membri e della Commissione, il 62% dei 552 siti web di viaggi controllati rispetta adesso la legislazione dell’UE in materia di protezione dei consumatori. Non sarò soddisfatto fino a che i diritti dei consumatori non saranno rispettati pienamente e cercherò di utilizzare le strutture esistenti per raggiungere questo obiettivo“.

Scarsa chiarezza

Neven Mimica, Commissario Ue per la politica dei consumatori. Foto di Gianfranco Nitti
Neven Mimica, Commissario Ue per la politica dei consumatori. Foto di Gianfranco Nitti

Le ispezioni concertate (note anche come “indagini a tappeto” o “sweeps“) di siti web, che sono coordinate dalla Commissione europea ed eseguite dalle autorità nazionali ad intervalli regolari, mirano ad individuare le violazioni delle norme a tutela dei consumatori e a far ripristinare il rispetto delle norme. Nell’estate del 2013 le autorità nazionali hanno controllato in totale 552 siti web che vendono viaggi aerei e sistemazioni in albergo, sia di operatori che di intermediari del settore.

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I principali problemi riscontrati sui siti esaminati riguardano: la mancanza di informazioni obbligatorie relative all’identità dell’operatore, in particolare l’indirizzo di posta elettronica, che privava i consumatori di un efficace canale di comunicazione; 162 siti (pari al 30% del totale dei siti esaminati) non fornivano tali informazioni; la mancanza di istruzioni chiare su come presentare un reclamo; 157 siti (28%) erano privi di tali istruzioni; alcuni supplementi opzionali a pagamento, come le commissioni sui bagagli, i premi assicurativi o l’imbarco prioritario, non erano facoltativi; questo problema è stato riscontrato in 133 casi (24%); il prezzo totale del servizio non era indicato immediatamente quando venivano visualizzati gli elementi principali della prenotazione; 112 siti (20%) erano privi di tale indicazione.
Per quanto riguarda i 17 siti web esaminati in Italia, il 59% di quelli controllati nel 2013 era conforme alla normativa al 3 aprile 2014.

La notizia completa su: ec.europa.eu/consumers/enforcement/sweep/online_travel_booking

(14/04/2014)

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