La Mozart Geburtshaus (casa natale di Mozart) dal 1880 trasformata in museo, è senza ombra di dubbio la meta più frequentata dai visitatori che si recano a Salisburgo. Cose belle da vedere, anzi bellissime, ce ne sono in grande quantità in questa deliziosa città che regge a meraviglia il confronto con altre famose per l’arte e la cultura: Venezia, Firenze, Praga, per citarne alcune. Ma la dimora in cui è nato il genio musicale austriaco esercita un fascino particolare: chiusa ai lati da edifici barocchi, si affaccia su una piccola piazza che da sotto un arco si protende, si direbbe in mozartiana fuga, verso la Salzach, il fiume che divide in due parti Salisburgo.
All’interno della casa natale
All’interno, tutto evoca la troppo breve esistenza del grande genio musicale, morto nel 1791 a soli trentacinque anni: personaggi, costumi, scene, i suoi primi strumenti musicali (violino, viola, spinetta) oltre a partiture, lettere, ricordi e curiosità varie.
Non sono solo gli amanti del compositore coloro che frequentano questo museo; vi si recano anche i molti appassionati di musica, ammirati e increduli al pensiero dell’enorme produzione, tutta di eccelso livello, partorita in così pochi anni da Mozart: oltre trecento lavori tra sinfonie, concerti, serenate, divertimenti, danze, composizioni di musica da camera, messe, drammi sacri, oratori, Lieder, opere teatrali. Anche se l’artista non ha vissuto molto tempo nella sua città natale, davvero Salisburgo si identifica con Mozart e a lui deve il fatto di essere celebre nel mondo intero.
Non solo Mozart
Musica e festival a parte, Salisburgo presenta altri e notevoli spunti di interesse culturale che, per risultare maggiormente apprezzati, richiedono una visita a piedi; anche perché il nucleo storico cittadino è una grande e godibilissima isola pedonale.
In un’area compresa tra soli mille metri lungo il lato sinistro del fiume e cinquecento sino alle falde del Mönchsberg (monte dei Monaci), sono concentrati campanili, chiese, cupole e chiostri; poi teatri, fontane, cimiteri, antichi palazzi con raccolti cortili nei quali l’accoppiamento barocco-rococò viene bilanciato dal romanico e dal gotico oramai proiettato verso la gioia del Rinascimento.
Salisburgo è città di lingua e tradizione tedesca con una peculiarità che la rende diversa dalle altre città di Austria e Germania: qui gli incontri, la musica, la cultura, esprimono vitalità, gioia, poesia; anche i suoi monumenti, quindi, non hanno traccia di pesantezza, austerità, melanconia. Salisburgo è città gioiosa e per questo universalmente amata. Lo testimoniano gli oltre due milioni di turisti che ogni anno la frequentano e i moltissimi giovani che affollano i centri musicali, l’università, le biblioteche, i musei.
Nel centro storico
La città vecchia è sovrastata dalla collina del Mönchsberg (542 metri) la cui sommità offre un panorama articolato sull’intero abitato, sul fiume e sulle Alpi bavaresi. La cima è raggiungibile a piedi o per mezzo di una funicolare e ospita il castello-fortezza di Hohensalzburg (Salisburgo alta). E’ la più grande e meglio conservata opera militare dell’Europa centrale costruita, dall’arcivescovo Gebhart nel 1077 sui resti di un antico castrum romano; all’interno delle poderose torri rotonde c’è un piccolo villaggio abitato da alcune famiglie addette alla manutenzione dei vari edifici. L’estrema pendice orientale del Mönchsberg è occupata dal Nonnberg (monte delle Monache) il più antico convento in terra germanica condotto dalle benedettine sin dalla sua fondazione, avvenuta nell’anno Settecento circa ad opera di San Ruperto. Si ha ragione di credere che in questo luogo sorgesse il primo nucleo di Salisburgo; una fortezza posta a sorveglianza del fiume e delle barche che trasportavano il salgemma, da cui il nome della città. Nella cripta della chiesa del convento si trova la tomba della prima badessa, Santa Erentruda.
Nella città “bassa”
Scendendo nella Salisburgo bassa, molti sono i monumenti che meritano una visita. Tre le principali piazze della città vecchia: Kapitelplatz (piazza del Capitolo), Domplatz (piazza del Duomo) e Residenzplatz (piazza della Residenza). Nella prima spicca il palazzo arcivescovile (XVII-XIX secolo) con al centro la Kapitelschwemme, una monumentale fontana edificata nel 1732. Nella piazza del Duomo subito risalta l’armoniosa facciata in marmo bianco della Cattedrale, a tre piani con pilastri classici coronata da frontone, chiusa da due eleganti torri alte ottantadue metri. La porta mediana del Duomo, dedicata alla Carità, è opera dell’italiano Manzù. Il grandioso interno della chiesa, capace di diecimila persone, è a tre navate con transetto e cupola sulla crociera. Notevole è poi il fonte battesimale, fuso nell’anno 1321. Nel locale Museo del Duomo sono conservati il bastone pastorale e la fiasca da viaggio di San Ruperto.
Salisburgo dalla residenza dei Principi alla città “borghese”
Residenzplatz è la più grande piazza della città e prende il nome dall’edificio che la delimita a ovest, l’ex residenza dei Principi-Vescovi. Al centro della piazza campeggia la Residenzbrunnen, grande fontana barocca a tre vasche di differente circonferenza. L’elegante e sontuosa reggia del Residenz è stata costruita fra il 1595 e il 1619 e ospita fra l’altro, in quindici spaziose sale, circa duecento quadri della pittura europea dal XVI al XIX secolo (Tiepolo, Guercino, Rembrandt, Rubens ecc.). Un altro edificio della piazza è il Neugebäude (edificio nuovo, iniziato nel 1592) oggi sede del governo regionale. Per completare la visita del centro storico non va trascurato il Petersfriedhof (cimitero di San Pietro), il più antico della città, sistemato a porticati nel 1627 e le Catacombe scavate nella viva roccia, luogo di preghiera dei primi cristiani nel III secolo dopo Cristo. Altri interessanti monumenti sono la Franziskanerkirche (chiesa dei Francescani) e la Kollegienkirche (chiesa dell’ateneo, del collegio), uno dei più pregevoli esempi di barocco austriaco.
L’Hofstallgasse (via del cortile della stalla) divide due importanti edifici: lo Festpielhaus (palazzo del festival), sorto sull’area delle antiche scuderie e dei maneggi dei Principi-Vescovi e quello della vecchia Università, fondata nell’anno 1623; oggi ospita la biblioteca universitaria, ricca di 270.000 volumi e di preziosi manoscritti. La “città borghese”, infine, si sviluppa attorno alla Getreidegasse (via dei cereali); qui si trova l’Altes Rathaus (vecchio municipio) caratterizzato da un simpatico miscuglio di stili: gotico, barocco, rococò; poi la casa di Mozart, la piccola piazza dell’Alter Markt (mercato vecchio) con la fontana di San Floriano; edifici settecenteschi fra i quali spiccano quello dell’ex farmacia di corte, in stile rococò e quello del caffè Tomaselli. Il proseguimento della Getreidegasse è dato dalla Judengasse (via degli ebrei), sede dell’antico ghetto sino all’espulsione degli ebrei avvenuta nel 1404; questa è un’area dalla decisa impronta medievale.
Sulla riva destra della Salzach
Il Kapuzinerberg (colle dei Cappuccini, 638 metri) è un pezzetto di bosco in piena città, meta di gite, pic-nic e passeggiate romantiche. Verso il fiume c’è il Kapuzinerkloster (convento dei Cappuccini), fatto costruire dal 1599 al 1602 dall’arcivescovo Dietrich; attualmente ospita una decina di frati. Sotto la collina, lungo la medievale Linzergasse (via Linz) merita di essere visitata la chiesa di San Sebastiano (St.Sebastiankirche) ricca di una cancellata settecentesca e di un portale in marmo; è collegata al suggestivo cimitero a porticati nel quale riposa Paracelso, morto a Salisburgo nel 1541. La più grande e animata piazza della riva destra (caffè, alberghi, negozi, ristoranti) è la Makartplatz, che prende il nome dal pittore locale H. Makart (1840-84) ed è dominata dall’alta facciata concava della Dreifaltigkeitskirche (chiesa della Santissima Trinità).
Lungo la Schwartzstrasse si affaccia l’edificio del 1893 del Landestheater (teatro regionale) che ospita, nell’ala Hannibal, il famoso Teatro delle Marionette. Poco più avanti ecco il Mozarteum, conservatorio di musica dedicato in particolare agli studi mozartiani; nel giardino è sistemata la casetta in legno del Flauto Magico nella quale Mozart terminò di comporre, a Vienna, l’omonima opera.
Dietro la Schwartzstrasse si allarga l’area occupata dal giardino e dal castello Mirabell. Il seicentesco palazzo d’estate dei Principi-Arcivescovi è stato trasformato in stile barocco, negli anni fra il 1721 e il 1727, dal grande architetto austriaco L.von Hildebrandt. Il castello è oggi residenza del sindaco di Salisburgo e sede di alcuni uffici municipali. I giardini Mirabell, sistemati alla francese, sono ricchi di balaustre sormontate da vasi e statue. A est della vasca centrale, una dependence della vecchia aranciera ospita il Barockmuseum (museo barocco), che raccoglie abbozzi e schizzi di grandi maestri: Bernini, Tiepolo, Rubens.
Alle porte della città
Per completare la conoscenza di Salisburgo, non si può fare a meno di visitare, in direzione sud e a sei chilometri dalla città, il famoso Castello di Hellbrunn, meta d’obbligo per grandi e (soprattutto) piccini, attratti e divertiti dagli imprevedibili Wasserkünste (giochi d’acqua) che un certo Fra’ Gioacchino avrebbe creato per il divertimento (alle spalle dei suoi ospiti!) dell’arcivescovo: getti d’acqua improvvisi nascosti fra i sentieri, le grotte e i passaggi obbligati. La doppia anima di Salisburgo si sviluppa dunque lungo le due sponde della Salzach. Dalla romana Iuvavum alla medievale Salzburg (anno 696, insediamento del vescovo di Worms Ruperto) all’epoca d’oro dei Principi-Vescovi, Salisburgo è divenuta nel 1816 parte integrante dell’Austria moderna e ne costituisce, anche a livello europeo, una delle più autentiche gemme culturali.
Perché “Principi-Vescovi”
Le curiosità di SalisburgoNell’anno 697, chiamato dal Duca Theodo di Baviera, il Santo Vescovo di Worms, Ruperto, s’insedia tra le rovine della romana Iuvavum, rifondando Salisburgo. Nell’anno 739 San Bonifacio vi istituisce un Vescovado che sarà elevato ad Arcivescovado nel 798 da Papa Leone III, con giurisdizione su tutti i vescovi di lingua tedesca. Nel 1077 l’arcivescovo Gebhard costruisce sul Mönchsberg l’imponente fortezza che diviene sede arcivescovile. Nell’anno 1278 Rodolfo d’Asburgo riconosce agli arcivescovi dignità di principi dell’impero; a seguito di ciò i vescovi assommano il potere religioso a quello temporale, che deterranno sino all’anno 1802. Con la pace di Lunéville il principato viene sottratto all’arcivescovo H.von Colloredo, secolarizzato a dato al granduca Ferdinando.
Höhensalzburg – All’interno del castello c’è la camera delle torture con alcune celle, la sala di giustizia ricca di stemmi e quella dei dignitari con colonne a spirali. La camera d’oro (Goldenesstube), con pitture e intarsi tardogotici, ha una splendida stufa in maiolica del 1502. Il pezzo “pregiato” (famosissimo) è però rappresentato dal Toro di Salisburgo (Salzburgerstier), un organo anch’esso del 1502, così chiamato perché gli accordi di inizio e fine corale riproducono il muggire di un toro. Non lontano dal castello c’è poi il Winkler: caffè, ristorante, belvedere, casinò. Con terrazza panoramica.
Cosa vedere
Neugebäude – Di questo palazzo è famoso il Glockenspiel, la torre campanaria della facciata che ospita un celebre carillon fiammingo, montato nel 1702: trentacinque campane diffondono musica classica tre volte il giorno: alle ore 7, alle 11 e alle 18.
Peterskeller – Prossima alla chiesa abbaziale di San Pietro (Stift St.Peter), c’è questa rinomata cantina-ristorante del 1529 presso la quale si può degustare l’eccellente Prälatenwein (vino dei prelati); i religiosi non si occupavano del benessere delle sole anime!
Universitätplatz – La piazza dell’Università è animata tutte le mattine, ad eccezione del giovedì e del sabato, da un pittoresco e frequentatissimo Grünmarkt, mercato di frutta, ortaggi e fiori.
Galleria del Neutor – Dalla Sigmundplatz, attraverso il Mönchsberg, conduce alla parte sud occidentale di Salisburgo. Questa galleria, molto trafficata anche oggi, è lunga centoventotto metri e larga dodici. E’ interessante perché è stata inaugurata, dopo quattro anni di lavoro, nel 1767. Notevole realizzazione tecnica per quei tempi.
Mirabell Garten – Notevole è il Rosengarten o “giardino dei nani”, così chiamato per le caricature che ancora vi si trovano (in origine erano ventotto).
Info: https://www.salzburg.info/en
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