Da gennaio 2005 è aperto a Torino il primo ufficio del turismo dell’Ecuador in Italia. L’ente, che si trova in via Colombo, è stato lanciato nell’ambito di un progetto internazionale di ampio respiro: nello stesso periodo sono stati aperti nove uffici, che si occuperanno di promuovere il turismo verso il paese sudamericano in 15 paesi. Nel vecchio continente, aprono sedi a Londra per il Regno Unito, ad Amsterdam per Olanda, Belgio e Lussemburgo, a Monaco per Germania e Austria, a Barcellona per la Spagna. L’Ecuador è presente con l’ufficio del turismo anche a New York, per Stati Uniti e Canada, Buenos Aires, per Argentina e Cile e Rio de Jainero per il Brasile.
Spiega Germana Druetto, responsabile dell’ufficio italiano: “Convertire il paese al turismo è il principale obiettivo del ministero del Turismo Ecuadoriano, con la creazione di un piano turistico in collaborazione con il Fondo Misto di Promozione Turistica dell’Ecuador, che finanzia il progetto con risorse del settore privato, e del Governo nazionale”. L’Ecuador, sottolinea Druetto, ha uno speciale patrimonio di biodiversità che può essere di grande interesse per i turisti: “Penso alle Galapagos, dalla straordinaria varietà di specie animali e vegetali, ma non solo. Il paese comprende altri tre mondi naturali che possono soddisfare le esigenze di target differenti di turismo. Abbiamo la costa, con spiagge per chi vuole fare vacanze di mare. Ci sono le Ande, scelte soprattutto da chi ama viaggi di esplorazione e di avventura, e il paesaggio della foresta vergine dell’Amazzonia”.
Oggi l’Ecuador accoglie circa 1 milione e mezzo di visitatori all’anno, provenienti da tutto il mondo e tra i quali, secondo stime approssimative, circa duemila sono viaggiatori italiani. Obiettivo dichiarato dell’ente del turismo è di raddoppiare il numero di turisti, raggiungendo i 3 milioni, per generare un volume d’affari di circa 300 milioni di dollari.