Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

È ora di tornare in Italia: la fedeltà di statunitensi e canadesi

La ricerca dell’ente nazionale per il turismo conferma le preferenze dei nordamericani per il nostro paese

Firenze tra le città d'arte più amate dai turisti statunitensi e canadesi
Firenze tra le città d’arte più amate dai turisti statunitensi e canadesi

È buono il clima generale che si registra nel mondo dell’imprenditoria turistica nordamericana.
Al punto che i dati rilevati autorizzano la previsione per l’anno 2005 di un recupero totale ed un superamento delle quote detenute nel 2000 e fino all’11 settembre 2001. È quanto emerge dall’analisi dell’Enit, Ente Nazionale Italiano per il Turismo, presentata nel corso della Bit, a Milano, pochi giorni fa. Dal Nord America gli arrivi in Italia nel 2000 ammontavano a 4.412.000. Dopo le flessioni del 2001 (-6,59%), del 2002 (- 16%) e del 2003 (-14,80%), il 2004 ha registrato 4.253.000 arrivi, cioè il -3.60% rispetto al 2000.
Le destinazioni estere preferite vedono l’Italia posizionarsi al 4° posto dopo Canada, Messico e Gran Bretagna per gli Usa, e al 5° posto dopo Usa, Messico, Regno Unito e Francia per il Canada.
Gli Americani e i Canadesi, insomma, hanno ripreso a viaggiare nonostante il contesto generale, non certo positivo. Basti pensare alla situazione in Iraq, alle preoccupazioni circa i sentimenti anti-americani nelle destinazioni europee, ai maggiori fastidi di viaggio che derivano dall’appesantimento dei controlli di sicurezza,  alla debolezza del dollaro rispetto all’euro e agli attentati terroristici.
L’Italia risulta la meta più amata in Europa. Le principali destinazioni sono le città d’arte: Roma, Firenze, Venezia, e la Toscana; a livelli minori: la Riviera Ligure, i Laghi, l’Umbria, il Sud Italia e in particolare la Costiera Amalfitana e la Sicilia. Dal rapporto dell’Enit emerge che l’offerta italiana è moto popolare e percepita di ottima qualità presso le fasce medie e alte del pubblico nordaamericano. Che mostra di avere interessi sempre maggiori per i centri d’arte minori, per il turismo religioso, l’agriturismo, l’enogastronomia, il turismo verde e attivo. Ma che decide di viaggiare non solo in occasione delle vacanze ma che per far visita ad amici e parenti, per affari e congressi.
Un dato interessante riguarda i viaggiatori internazionali canadesi che per il 47% sono donne tra i 35 e i 64 anni. La fascia di utenza più attiva è senza dubbio quella degli over 50, una terza età non più assistita, ma ancora nel pieno dell’attività fisico-socilale. Come in tutti i paesi di elevato livello industriale la terza età dispone di un buon reddito accessorio e una notevole propensione al consumo ed ai viaggi internazionali.
“L’offerta italiana”, ha detto Eugenio Magnani, responsabile Unità Organica d’Area di New York per l’Enit, “ha tutti i requisiti per occupare una posizione leader in questo nuovo scenario. Vanno pertanto attivati tutti gli strumenti di marketing per conquistare nuove fasce d’utenza”  e per consolidare la  percezione positiva del “prodotto italiano” in un momento come questo di  entusiasmante ripresa.

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