Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Dove vanno in vacanze gli italiani a Pasqua

Ai turisti del Bel Paese piacciono le capitali dell’Est europeo. Non rifiutano il caldo del Mar Rosso e scoprono una gran voglia d’america. I dati sono dell’Osservatorio Astoi, Associazione dei Tour Operator, che li raffronta con quelli dello scorso anno

Alberto Corti, direttore generale Astoi
Alberto Corti, direttore generale Astoi

Le rilevazioni dell’Osservatorio Astoi sulle prenotazioni e le vendite di vacanze e pacchetti tutto compreso per la prossima Pasqua si stanno delineando con precisione. Il primo ponte festivo di primavera indica un andamento positivo per gli short break europei con interesse focalizzato sulle capitali dell’est: Vienna, Praga e Budapest, sulle città baltiche e, per l’Europa continentale, recupero significativo di Parigi.
“L’Europa nel complesso sta registrando una crescita del 5% nel numero di turisti italiani che hanno deciso di trascorrervi la Pasqua” evidenzia Alberto Corti, direttore generale di Astoi.
Le destinazioni considerate a medio raggio vedono l’Egitto godere di un riconquistato favore per i circuiti classici e le crociere sul Nilo, mentre resta stabile l’attenzione sulle località del Mar Rosso. Analoga stabilità e tenuta, rispetto alla Pasqua 2004, si rileva su Tunisia e Marocco, “anche se nello specifico – precisa Corti – si sta delineando un incremento dei flussi turistici dal nostro paese su destinazioni quali Agadir e Marrakech, particolarmente amate dal pubblico italiano”.
Nei viaggi a lungo raggio, a farla da padrone sono gli Stati Uniti, che registrano una crescita complessiva di oltre il 20% di turisti italiani attratti dalla vacanza a stelle e strisce, con punte anche più consistenti registrate da singoli operatori. Una tendenza motivata in parte anche dal cambio particolarmente favorevole per chi proviene dall’area euro.
Le mete caraibiche vedono Cuba che registra un incremento del 3% di turisti italiani in arrivo per la prossima Pasqua, mentre Santo Domingo si assesta su un + 2%. Il Messico invece resta interessante ma si ferma intorno al 2%. Stabili rispetto allo stesso periodo dello scorso anno Mauritius e Seychelles. Incremento di oltre il 10% per la destinazione Capo Verde. I dati Astoi rilevano anche un pieno recupero delle Maldive e dell’Estremo Oriente dopo le conseguenze dello tsunami. “Sono dati e valori molto incoraggianti”, commenta Alberto Corti, “poiché rilanciano in modo significativo destinazioni che avevano completamente azzerato i loro flussi turistici subito dopo la tragedia del 26 dicembre 2004”.

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