L’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile ha dichiarato che avvierà una verifica sulle cause dei ritardi aerei delle compagnie italiane. Il presidente Enac, Vito Riggio, ha chiesto al direttore generale, Silvano Manera, di intraprendere un monitoraggio a tappeto delle compagnie nazionali. Di ciascun vettore saranno analizzati i voli, verificata la loro puntualità e le cause di ritardo. L’indagine, si legge in una nota stampa, ha l’obiettivo di “individuare gli opportuni correttivi sulle singole tipologie di cause che originano ritardi, in modo da evitare che disguidi di pochi minuti si accumulino trasformandosi, a fine giornata, in ritardi considerevoli con i relativi disservizi all’utenza del settore”.
Non è un caso che il progetto sia stato annunciato proprio durante la stagione estiva, quando l’aumento del traffico e del numero dei passeggeri rende più critico, e più importante, il problema dei ritardi sui viaggi aerei. Pochi giorni prima la divulgazione del comunicato sul monitoraggio dei ritardi, l’ente aveva convocato la riunione periodica dei trenta direttori responsabili delle strutture territoriali dell’ENAC. Nell’incontro il presidente e il direttore generale hanno raccomandato ai direttori di rafforzare i presidi di competenza con controlli e ispezioni in diversi ambiti. Sono stati decisi 300 interventi aggiuntivi del programma Safa, Safety Assessment of Foreign Aircraft, che riguardano questa volta controlli sugli aeromobili, anche stranieri, purchè appartenenti ai 41 paesi membri Ecac, European Civil Aviation Conference. Dalla riunione è emersa anche l’indicazione a tenere sotto controllo la presenza di uccelli nelle aree vicine agli aeroporti e il conseguente rischio di incidenti al decollo degli aerei.