La città in mano, con Pollicino
La passione torinese per i primati viene tuttavia soddisfatta da un’altra iniziativa, piccola, se si vuole, ma significativa: la prima città (in Italia) che si visita con un palmare. Si chiama “Pollicino”, nome non originale ma evocativo.
Si tratta di una guida interattiva multilingue (italiano, inglese, francese, spagnolo) per avere la città a portata di click. Basta cercare sul “menu” per trovare un punto qualsiasi della città, individuare un percorso a piedi (con le distanze, selezionando due punti) o un itinerario con i mezzi pubblici (e relative fermate).
Oppure un itinerario turistico predeterminato, un’informazione su un monumento, museo, luogo da vedere (con relativo percorso). O ancora un hotel, ristorante, negozio, servizio (tra quelli selezionati da Turismo Torino, con relativa scheda completa).
La cartografia è accurata, con diversi gradi di zoom, e consente di individuare facilmente il punto cercato. Si tratta di un software caricato sul palmare, che viene aggiornato periodicamente in rete, ma non necessita, nell’uso, di alcun collegamento (non è un navigatore satellitare). Lo ha messo a punto una società di software in collaborazione con Turismo Torino, che si ritrova così, anche in prospettiva olimpica, con uno strumento utilissimo per le visite.
Torino notturna: animali in libertà
Vedere la Torino industriale, non vuol dire trascurare il resto.
Ecco una proposta che cambia completamente il punto di vista: andare alla scoperta notturna degli animali selvatici in un grande parco metropolitano. Curiosi?
Si tratta de La Mandria, grande parco regionale un tempo riserva di caccia dei Savoia, continuazione della Residenza Reale della Venaria (a sua volta in corso avanzato di recupero).
Cervi, daini, cinghiali, rapaci notturni, roditori, predatori visti non solo nel loro ambiente, ma nelle ore in cui ritornano dominatori incontrastati del bosco.
Sulla scorta dei safari notturni africani, guidati da un esperto guardaparco (possiamo chiamarlo “ranger”? Fa subito più internazionale!), si va a piedi a vedere le abitudini degli animali, la messa in scena quotidiana della caccia, della fuga, della ricerca di cibo, degli amori. Uno spettacolo affascinante, che riconcilia con l’ambiente.
Il tour si può fare anche in trenino o in bus, ma non c’è paragone.