È tempo di castagne, meglio, di marroni. A Campora è addirittura festa. La trentesima edizione dell’omaggio al marrone avverrà domenica 23 ottobre. La frazione di Neviano degli Arduini, sull’Appennino parmense, già si prepara a far conoscere un ingrediente tipico della cucina tradizionale, la sua storia, e le antiche tecniche di battitura annuale all’interno dell’essiccatoio. Dopo averle raccolte e separate dai ricci, infatti, le castagne venivano riposte al piano superiore di una sorta di cassetta, mentre al piano sottostante si preparava la brace che, mantenuta senza fiamma per circa 40/45 giorni, essiccava al punto giusto i marroni.
Verranno, inoltre, illustrate le tecniche di potatura delle piante di castagno, i diversi tipi di marrone in Italia e sarà possibile fare del tree climbing, muoversi, cioè, tra gli alberi con l’aiuto di liane e ponti sospesi.
La lavorazione della castagna è, da queste parti e non solo, un’arte molto antica. Gli strumenti contadini che venivano utilizzati saranno infatti, esposti nella ex-scuola accanto ad alcune opere di Urzano Colibrì che rievocano la vita agreste. Non solo per chiunque ne voglia sapere di più è disponibile la nuova pubblicazione dell’opuscolo dedicato al Marrone di Campora, edito dalla Cattedra ambulante di agricoltura del professor Bocchialini.
Non si tratta, però, di una festa solo di conoscenza intellettuale. Questa è soprattutto una sagra gastronomica con piatti a base di castagne e pregiati vini piemontesi. E ancora. Saranno presenti con gli stand la Strada del Prosciutto e dei Vini dei Colli di Parma e l’Oasi biologica nevianese, con crudo di Parma, marmellate e miele biologico.
A ricordo della manifestazione è in vendita il ricettario “segreto” di Campora.
Infine, non mancheranno musica e danze. Con gli sbandieratori di Arezzo e l’esibizione di un maestro falconiere si rievocheranno le sagre antiche, mentre il personale indosserà gli abiti della civiltà contadina.
Per informazioni: Parma Turismi, tel. 0521-228152, www.camporacit.it