Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Capodanno Veneziano tra Bacari, vaporetti più cari di una crociera, Elton’s Dog all’Harry’s Bar e Sprizz

A Venezia, Capodanno dal Giulio, venexian doc, eppertanto, per l’ennesima volta, posso rivedere la Serenissima  por dentro (dicono gli spagnoli) ove si intende conoscerne tanti altri segreti (di certi posti non si sa mai abbastanza) ministorie, vicende recondite e – perché no – anche i trucchi e i misteri di questa città fenomeno che solo gli indigeni conoscono. Città Fenomeno (se sovente si esagera nell’assegnare primati in classifica o unicità al mondo, nel caso di Venezia ciò non accade) almeno per quanto concerne la lunga e gloriosa storia (intrigante, coinvolgente, affascinante) e soprattutto il Turismo. Il Fenomeno Turismo a Venezia … Leggi tutto

Capodanno Veneziano tra Bacari, vaporetti più cari di una crociera, Elton’s Dog all’Harry’s Bar e Sprizz

A Venezia, Capodanno dal Giulio, venexian doc, eppertanto, per l’ennesima volta, posso rivedere la Serenissima  por dentro (dicono gli spagnoli) ove si intende conoscerne tanti altri segreti (di certi posti non si sa mai abbastanza) ministorie, vicende recondite e – perché no – anche i trucchi e i misteri di questa città fenomeno che solo gli indigeni conoscono.
Città Fenomeno (se sovente si esagera nell’assegnare primati in classifica o unicità al mondo, nel caso di Venezia ciò non accade) almeno per quanto concerne la lunga e gloriosa storia (intrigante, coinvolgente, affascinante) e soprattutto il Turismo.
Il Fenomeno Turismo a Venezia costituisce un caso, un esempio del tutto straordinario, come singolare (nel senso di bersaglieresca e garibaldina, nella seconda accezione si intenda arruffata e disordinata) vuole essere questa umile cronaca del blitz sansilvestrino in Laguna.

Venezia, o “cara” …

Capodanno Veneziano tra Bacari, vaporetti più cari di una crociera, Elton’s Dog all’Harry’s Bar e Sprizz

Percorsa l’autostradale (pedaggio 13 €) in tempi accettabili (l’iniziale Milano- Bergamo in meno di un’ora è già un bel record; che schifo condannare i sudditi di un Paese sedicente civile a finire su strade penose più o meno risalenti all’occupazione di Francesco Giuseppe) al Tronchetto mi imbarco sul traghetto per il Lido.
Appena a bordo mi fiondo al bar e di lì proseguo sul ponte esterno del traghetto a godermi il fantastico panorama di una linda Giudecca invernale (ci sono ancora dei pirla che le foto le fanno d’estate) e gustarmi l’ottimo, canonico e venezianissimo Sprizz testé acquistato (1.50 €, ok il prezzo è giusto, come quello del Bitter shakerato scoperto dal Formignani, mica i 3.30 € di un ormai acquoso Bitter al Camparino). Appoggio il bicchiere sul parapetto e vi leggo un “W la figa” tanto laconico quanto disdicevole e rassicurante. Disdicevole perché non si imbrattano cose pubbliche, soprattutto elogiando volgarità. Rassicurante per la constatazione che le nobili tradizioni di un tempo sono dure a morire e sopravvivono – ahinoi sempre più rare e svilite in  clandestine e fugaci scritte col pennarello – grazie al sacrificio di pochi eroi sfidanti le temperature polari della Giudecca invece di andare a globalizzarsi – con il Nuovo che Avanza – tra i fondoschiena  comodamente seduti al calduccio dell’Harry’s Bar. Quello stesso Harry’s Bar la cui clientela, nel giro di pochi decenni, ha subito una stravagante  metamorfosi (visto che la mia chiosa sul “W la figa” potrebbe anche essere censurata, decida adesso il lettore se in meglio o in peggio) passando da Ernest Hemingway al cane dell’Elton John.

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Il cane di Elton

Capodanno Veneziano tra Bacari, vaporetti più cari di una crociera, Elton’s Dog all’Harry’s Bar e Sprizz

Il giorno prima avevo infatti letto sul Corriere (più foto) che il Fido del noto cantautore in viaggio di nozze (non col quadrupede, con il neo sposo) aveva desinato a un tavolo del celeberrimo locale regolarmente assiso come un cristiano, beninteso con tanto di tovagliolo al collo. La vicenda ha suscitato tanto scalpore da essere oggetto di colloquio con un occasionale compagno di navigazione. “Ma come può essere mai accaduto tutto ciò?”, mi chiede il co-traghettante. Vede, gli rispondo, astrazion facendo dai divieti di ingresso nei locali pubblici a chi ha più di due zampe e dalle Grida Igieniche delle Asl,  una spiegazione ancorché bislacca potrebbe ricavarsi dalla barzelletta che chiamerei del Cane e i Sacramenti. Eccola, brevemente (il Lido è in vista): uno entra in chiesa con un cane, vuol fargli fare la Prima Comunione, il prete li caccia, uscendo il padrone si rivolge al cane esclamando a voce alta “E pensare che ho speso 10.000 euro per farti battezzare…! al che il prete lo blocca e gli dice “Beh, se il cane è già battezzato se ne può parlare”-  
 Qui giunti, concludo con il sorridente neo-seguace, perché non pensare che il direttore dell’Harry’s Bar possa aver anche studiato al seminario?

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