Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

L’alfabeto delle Olimpiadi torinesi – 2

Continua e termina l’alfabeto che è si “ordine condiviso”, ma anche lettere che prendono significato se accoppiate ad altre parole; per esempio in “R come Ricordo”. Quello, nel tempo, di una grande, comune avventura

Armin Zoeggler
Armin Zoeggler

Z
Zoeggeler Armin

– Sudtirolese (sarebbe ora di chiamarli così) medaglia d’oro, ha dichiarato: “siamo anche noi figli d’Italia”. Bravo, 8, era ora, e sarebbe anche ora di disinnescare la “bomba” dell’indifferenza, del reciproco disprezzo, quello che fa prendere i soldi e flirtare con l’Austria agli uni e fa votare la destra estrema e richiamare la piazza centrale di Bolzano, della Vittoria, gli altri . Siamo in Europa, ragazzi, ed è previsto che ci siano regioni con più etnie.
Un 4, invece, a Gene Gnocchi che, in una nota trasmissione tv, ha detto: “dopo la medaglia per l’Italia di Zoeggeler, Gennaro Esposito ha vinto una medaglia per la Germania.…”. Ma la satira non dovrebbe servire a sgretolare i luoghi comuni?
D’altronde, se un terzo circa degli atleti della nazionale olimpica italiana provengono dalla provincia di Bolzano e se delle 33 medaglie d’oro olimpiche italiane 11 sono sudtirolesi, una ragione ci deve pur essere. Le montagne ci sono in tutta Italia, il ghiaccio anche. A Bolzano, c’è anche una politica sportiva, ci sono impianti moderni dappertutto, c’è organizzazione e associazionismo; gli sciatori sono 300.000 e gli atleti del ghiaccio 5.518, su 464.000 abitanti.
Sarebbe bello se Gnocchi, e con lui tutti i cultori del luogo comune e, soprattutto, i dirigenti sportivi, riflettessero.

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