Allora vai in Metrò (1 €) scendi alla “solita” (e più vicina stazione)
sali al livello stradale (scala mobile rotta, non c’è ascensore), vai
(200 mt non coperti, acqua e freddo) alla “solita” porta di ingresso
(quella peraltro più vicina al Metrò la 17 e difatti si chiama Porta
Metropolitana) ma trovi uno che ti impedisce di entrare (perché,
novità, la porta fa entrare solo all’altra manifestazione). Ti mandano
a un’altra porta (per la cronaca la Eginardo), per raggiungere la quale
devi prendere una navetta (10 minuti di attesa sotto nevischio e
burella, poi, dentro alla navetta, spintoni e imprecazioni) oppure ti
fai 6/700 mt di un Marcia o Crepa à la belle ètoile che per certi versi
ricorda le 100.000 Gavette di Ghiaccio di cui alla Ritirata di Russia.
Arrivi alla Porta Promessa e per entrare -se ciò ti è accaduto lunedì
20 febbraio verso le 10- ti fai una bella ‘aspettatina’ di 30/40 minuti
datosi che si è rotto il computer.
Finalmente entri e consultando la ‘mappa’ della Fiera scopri che i
padiglioni demenzialmente scelti formano un lungo Serpentùn,
un’infinita Y probabilmente usata per gli allenamenti alla Maratona di
New York (basta un giro e ai compiuto il percorso, chi non ci crede
affronti la distanza tra il padiglione 16 e il 21, meglio se con ‘scarp
de tènis’). Il tutto senza tenere conto dell’inclemenza del tempo. Un
“poareto” che dalla Porta Eginardo volesse spingersi al padiglione 16
va e viene, entra ed esce, passa e rientra da viadotti un po’ coperti e
un po’ all’addiaccio per una sorta di benefica (?) Sauna gentilmente
offerta (unico atto di liberalità) dall’organizzazione fieristica. Se
poi un malcapitato –volendo interrompere la Sauna- prende e sposta una
innocente transenna per guadagnare qualche centimetro e pure rientrare
al calduccio si ritrova bloccato da un Security che gli dice che sì,
che può passare attraverso la transenna però si ritrova come nel Gioco
dell’Oca nel senso che deve ripartire tornando alla casella Zero (ove
intendesi richiesta di accredito, computer rotto etc etc).
Freddo,
Porte Sbagliate, Computer Rotti, Saune, Distanze Infinite, ohèi che
casino, ma a ‘sto punto la Lista Nera della Fiera sarà finita. Magari!
Manca la peggiore delle Sventure: la Segnaletica. Evidentemente
meditata da qualche perfida mente barbina che da piccolo rimaneva
sempiternamente fottuto al già citato Gioco dell’Oca. Sei al padiglione
16/2 e agogni di arrivare un giorno al 21? Massaggiati prima i piedi
eppoi apponiti una bella protezione di gommapiuma davanti al naso (in
subordine può anche andar bene un paradenti dei pugili): arrivato al
bi-padiglione 13 (ce n’è uno più altino e quadratino e attaccato uno
romboidino e bassetto) sbatti per certo il muso contro un muro, poi, se
ti va bene e segui la corrente giusta ti può anche capitare di arrivare
al 19 e di lì –attraversata una gelida Terra di Nessuno tra camion e
pullman- se ce la fai arrivi al 20, ok ragazzo, sei quasi arrivato al
mitico non meno che sognato 21.
“Giòchino Siori Giòchino …” GP Mondointasca: che città è “M…..1” e che città è “M…..2”?