Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

A Truk. Micronesia, relitti ma non solo

Grazie a questa vicenda bellica (per la serie: non tutto il male vien per nuocere) Truk è divenuta la Mecca, la terra promessa dei subacquei con “ascendente relitti”, un sorta di passione e specializzazione, nell’immergersi eppoi esplorare sale macchine, cabine, plancia e santabarbara, in un intrico di rottami, tra gorgonie, coralli, pesci variopinti e squali curiosi. I relitti affondati nella laguna di Truk sono divenuti un vero e proprio museo subacqueo della WWII World War Two (per i meno iniziati e non poliglotti, la seconda Guerra Mondiale) e come in tutti i musei sono inflitte gravi pene a chi sgarra: … Leggi tutto

A Truk. Micronesia, relitti ma non solo

Grazie a questa vicenda bellica (per la serie: non tutto il male vien per nuocere) Truk è divenuta la Mecca, la terra promessa dei subacquei con “ascendente relitti”, un sorta di passione e specializzazione, nell’immergersi eppoi esplorare sale macchine, cabine, plancia e santabarbara, in un intrico di rottami, tra gorgonie, coralli, pesci variopinti e squali curiosi.
I relitti affondati nella laguna di Truk sono divenuti un vero e proprio museo subacqueo della WWII World War Two (per i meno iniziati e non poliglotti, la seconda Guerra Mondiale) e come in tutti i musei sono inflitte gravi pene a chi sgarra: prigione e dollari di multa, ad esempio, a chi rimuove bottiglie di sakè, tazzine da te o fucili e spade appartenuti a sfortunati samurai (di cui esistono tuttora alcuni resti, in questo raccapricciante e silenzioso dramma sottomarino).

I “bastoncini” dell’amore

A Truk. Micronesia, relitti ma non solo

Ma Truk non è solo “scubadiving” con contorno di spiagge e palme contornanti la sua laguna, momenti di piacevole “snorkeling” lungo il “reef” e passeggiate al chiaro di luna in stile Musical hollywoodiano. Non si sciupa tempo visitando umili villaggi e qualche vecchia costruzione risalente all’epoca coloniale, ancorché il contatto con i nativi non generi grandi entusiasmi. L’arcipelago di isole facenti capo a Truk costituisce infatti la parte più sottosviluppata dei Federated States of Micronesia (una repubblica federale di soli 702 chilometri quadrati composta da una miriade di isole suddivise tra gli Stati (si fa per dire) di Truk, Pohnpei (ex Ponape), Kosrae e Yap, per un totale di poco più di 110.000 abitanti. Un’economia non florida, basata solamente su una decente agricoltura e una buona pesca che quantomeno garantiscono una sufficiente alimentazione. A parte una modesta presenza di giacimenti di fosfati, a far quadrare i bilanci dei micronesiani pensano gli aiuti finanziari dagli Stati Uniti.

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Chuuk lagoon
Chuuk lagoon

D’altro canto il viaggiatore ha affrontato tante ore di volo per ammirare la natura ed esplorare i citati, mitici relitti, non certo per visitare opere del genio umano. Siamo nei Mari del Sud e una vecchia chiesa costruita dai missionari o quattro passi tra le bancarelle degli artigiani (cesti, borse, noci di cocco lavorate, lava-lava) intrigano, giustamente, quasi come una visita al Louvre o al Prado; basta accontentarsi. Eppoi, anche da queste parti,  non manca un tocco di romantica tenerezza. Si tornerà a casa con l’immancabile, piacevole ricordo dell’isola (non meno che facile da trasportarsi): i “love-sticks”, bastoncini colorati e scolpiti che gli innamorati infilano attraverso la paglia della capanna, pungendo e provocando solletico all’amata morosa. A conquista avvenuta, l’appuntito e sottile oggetto resterà alla ragazza come tenero pegno d’amore.

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