Anche le isole hanno qualcosa da raccontare. Saint Honorat ospita da secoli un’abbazia, ancora oggi abitata da venticinque monaci cistercensi che, in margine alla preghiera, coltivano lavanda, rosmarino e un bel vigneto. Risultato: vino « Vendanges des moines ». Si può anche essere ospitati nel monastero, a patto che si rispettino le regole del pregare, dell’ascoltare, del fare silenzio.
Sainte Marguerite ha invece un forte (Fort Royal, costruito da Richelieu, modificato da Vauban) prigione di Stato sotto Luigi XIV (Maschera di Ferro) e teatro di una celebre fuga (Maréchal Bazaine, 1874). Ci sono anche un sentiero botanico lungo lo stagno Batéguier e il Museo del Mare, collezione di archeologia sottomarina.
A proposito, oltre a principi e sovrani, imperatori e zar, ministri e nobili, Cannes ha parecchi nomi famosi nel suo “registro delle visite”: il “romanzo francese ottocentesco” (da Chateaubriand, Stendhal, Hugo a Merimée, Maupassant) e la grande pittura (Renoir, Picabia, Picasso).
Non solo cinema, nel maggio di Cannes.