Qual è lo status normativo dei bed and breakfast in Italia?
Negli anni tra il ’97 e il 2004, diverse leggi regionali hanno deliberato su questo tema, ma in maniera non coordinata. Il singolo gestore oggi si vede inserito in un contesto diversamente articolato, a seconda della regione, e non sempre ben tutelato. Per questo, insieme al Comextra, comitato permanente per l’extraalberghiero in Italia, chiederemo al governo di fare chiarezza in materia.
Quali sono gli interventi dell’associazione?
L’Anbba edita una guida con i dati di tutti i B&B soci. Dal 2000 ad oggi, il volume è uscito in 18 edizioni, aggiornate di volta in volta con i dati degli ultimi soci aderenti. Quest’anno siamo giunti alla terza edizione. La guida può essere richiesta direttamente via Internet dalle nostre pagine web, è gratis previo pagamento delle spese di spedizione.
Nella guida, e nel motore di ricerca interno al sito, i bed and breakfast affiliati sono suddivisi in quattro categorie di qualità, stabilite secondo criteri che prendono in considerazione la qualità del servizio offerto, dei locali, le caratteristiche specifiche del gestore. Via Internet è anche possibile prenotare la struttura prescelta.
Iniziative future?
Continuamo con incontri di formazione e coordinamento. Lavoriamo molto alla creazione di un circuito comune e cerchiamo di motivare i singoli operatori ad aggregarsi. Oggi ci sono già diverse iniziative regionali, con le quali l’Anbba è affiliata, grazie alla sua struttura federale, ma resta ancora, per molti, la caratteristica tendenza italiana a operare individualmente. Noi crediamo invece che nel mercato “globale” i piccoli hanno forza solo se uniscono le risorse.