Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Sportivamente Vostro….

I ricordi del “Mondo” felicemente dovuta alla comune frequentazione del Caffè Barlocchi in Novara da parte del qui presente scrivano e del footballeur Edmondo Mornese, per gli amici “Mondo”.Giocatore della Roma degli anni Trenta, Mondo riempiva le mie vitelloniche notti raccontando che l’edificante non meno che gentile abitudine di insultare le ascendenze e le parentele collaterali femmine del giocatore avversario era nata in quegli anni, importata dai giocatori argentini che il “Regime Fasista” – visti i cognomi – pensò bene di italianizzare, fosse solo perché secondo il Duce “Il Numero E’ Potenza”. Ecco allora che – dopo il saluto romano … Leggi tutto

I ricordi del “Mondo”

felicemente dovuta alla comune frequentazione del Caffè Barlocchi in Novara da parte del qui presente scrivano e del footballeur Edmondo Mornese, per gli amici “Mondo”.
Giocatore della Roma degli anni Trenta, Mondo riempiva le mie vitelloniche notti raccontando che l’edificante non meno che gentile abitudine di insultare le ascendenze e le parentele collaterali femmine del giocatore avversario era nata in quegli anni, importata dai giocatori argentini che il “Regime Fasista” – visti i cognomi – pensò bene di italianizzare, fosse solo perché secondo il Duce “Il Numero E’ Potenza”. Ecco allora che – dopo il saluto romano a centrocampo – i vari Orsi, Cesarini ecc., correvano a francobollare l’avversario sussurrandogli un dolcissimo “Hijo de puta, la puta que te pariò, tu puta madre”; il tutto beninteso in traduzione simultanea come in un congresso scientifico che si rispetti e quant’altro potesse far rivoltare nella tomba il sullodato De Coubertin.

Tifo: dai fiorentini a Buffon

Alla luce della dolcezza e della gentilezza di quanto sopra (e se i protagonisti sono tali, chissà le comparse) non dovrebbe pertanto essere più oggetto di stupore il fatto che gli appassionati gigliati (i tifosi della Fiorentina, ogni tanto un filino di stile Gazzetta dello Sport ci vuole proprio) incazzati perché la squadra potrebbe andare in Serie B, hanno occupato la stazione, bloccato quaranta treni eppertanto diviso l’Italia in due. E infatti nel Belpaese vicende come questa non sono più nemmeno commentate, anzi sono ormai “accettatissime” come accettatissimi sono l’unificazione di due voli in uno da parte dell’Alitalia, con tanto di presa in quel posto da parte di chi è stato messo sul secondo volo unificato e la presenza nelle pagine sportive del Corriere della Sera della notizia che le gambe della Seredova sono lunghe 115 cm e che Buffon per ispirarsi si chiude in una camera e urla a squarciagola tutti gli slogan degli “ultras Drughi bianconeri”. 

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E per finire: dalla bici, a Vieri, al Tennis

Bobo Vieri
Bobo Vieri

D’altro canto la crisi dei valori è estesissima e se il Calcio piange il Ciclismo (mai caduto così in “Basso”) non ride. Tu credevi che a sfrecciare primo al traguardo fosse un atleta (termine caro a un grande antico giornalista sportivo, Bruno Roghi) e invece si trattava di un quasi umano gabinetto di chimica in trionfo solo perché meglio alambiccato di quelli che gli stavano dietro. Questa escursione nello Sport del Pedale è stata breve, ma qualcuno avrà già nostalgia del Calcio, al quale si torna per leggere che la stampa sportiva non solo annuncia, ma pure dimostra stupore, per il fatto che da questa estate 2006 Vieri – che sta meditando il ritiro – potrebbe non essere più un “giocatore di Calcio”.
Beati pennivendoli del Balòn, sveglia! Vieri non è più un giocatore di Calcio da almeno tre anni (per info in merito citofonare Moratti).  
Tutta cacca quindi? Eh no! Nello Sport c’è pure del bello – anzi bellissimo – e pure contornato di intelligenza: vedi l’ingresso del mio grande amico Gianni Clerici nella “Hall of Fame” del Tennis. L’Areopago di questa disciplina, nella quale un giocatore non “dà della zoccola” a mamma e sorelle della controparte, non si sa se per oggettive difficoltà dovute alla distanza tra i contendenti o più semplicemente perché ci sono ancora sport civili). Un evviva al Gianni!

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