Venerdì 29 Marzo 2024 - Anno XXII

Mercatini di Natale alla tedesca

Non c’è un legame diretto fra Zurigo e Vipiteno, diverse per geografia, taglia, spirito, se non nel periodo dell’Avvento, quando la capitale economica svizzera e cinque cittadine dell’Alto Adige indossano lo stesso vestito: quello intrigante dei Mercatini

In tedesco suona come “Christkindlimarkt”  (mercato di Gesù Bambino). In realtà, l’Avvento è un periodo di attesa, che avvenga cioè il miracolo della nascita del Cristo; ma a volte è più efficace, dal punto di vista comunicativo, sovrapporre concetti e immagini.

Turicum, dogana romana sulla Limmat

Zurigo bagnata dal fiume Limmat con la Grossmuenster Cathedral illuminata (Foto:Zuerich Tourism)
Zurigo bagnata dal fiume Limmat con la Grossmuenster Cathedral illuminata (Foto:Zuerich Tourism)

Città con più anime Zurigo, tutte felicemente sovvenzionate dal ruolo della finanza, che proprio qui ha uno dei suoi snodi mondiali fondamentali. Se però ci si dimentica di “private equity” e di “hedge fund”, cioè della nomenclatura finanziaria e dei suoi luoghi, si scopre una città con un fascino notevole.
Non solo e non tanto sul lungolago, con i suoi battelli, i giardini e i parchi dotati di statuario e di “joggingario”, come da copione. Piuttosto sulle due sponde della Limmat, introdotte da Fraumünster (ex convento di monache, con cinque vetrate di Chagall) e Grossmünster (sede nel Cinquecento della Riforma di Zwingli). Sulla “rive droite” c’è la parte più antica, quella di Nieder e Oberdorf, dove la cittadina internazionale lascia spazio alla città-villaggio, con il suo saliscendi di stradine e vicoli, di piccoli negozi ben conservati, di scorci romantici.

Panorama dalla terrazza Lindenhof (Foto:Zuerich Tourism)
Panorama dalla terrazza Lindenhof (Foto:Zuerich Tourism)

È qui che si possono trovare alcuni segni del Novecento: dalla casa abitata da Lenin prima della sua partenza per San Pietroburgo e la Rivoluzione d’Ottobre (Spiegelgasse 17) alla casa di Wilhelm Conrad Roentgen (Seilergraben 7) lo scopritore dei “raggi X” e per questo
Nobel per Fisica nel 1901, da lui frequentata durante gli studi. Fino al localino chiamato Cabaret Voltaire (oggi riaperto, Spiegelgasse 1) che ha dato origine e casa al movimento artistico e contro la guerra di Tristan Tzara e Hans Arp, chiamato Dada.
Sulla “rive gauche” ancora quartiere antico Lindenhof, una terrazza a forma di piazza, con le scacchiere per giocare sotto i tigli. Molto bella la passeggiata di Banhofquai verso Stadthofquai e il lago, che regala spiazzi alberati, la visione dei ponti e una piazza come Weinplatz, che a sua volta introduce ai vecchi palazzi intorno alla chiesa di St. Peter.

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“Avvento” zurighese

Christkindlimarkt all'Hauptbanhof
Christkindlimarkt all’Hauptbanhof

E’ diviso in quattro mercatini e in diversi eventi.
Il primo mercatino è quello della Stazione Centrale (Hauptbanhof, fino al 24 dicembre, orario: 11-21, sabato-domenica 10-20) che fa da fulcro alle iniziative. Risulta essere il più grande mercatino coperto d’Europa: centosessanta chalet con le loro proposte di regalo, dolciumi e oggetti di decorazione. Poi c’è il vicino mercatino di Werdmühleplatz (fino al 23 dicembre) con la piazza illuminata da cento stelle, dodici bancarelle di pasticceria della “Belvoirpark Hotel School” e, soprattutto, il “Singing Christmas tree”, concerti natalizi su un palco fatto ad albero di Natale.
Il mercatino di Niederdorfstrasse (fino al 23 dicembre) è forse quello che più si avvicina alle aspettative di chi viene in una città del centro Europa per l’Avvento, sia per la location (pardon, il luogo) sia per l’atmosfera, con piccole bancarelle e prodotti artigianali. Infine, “globalizzazione” da Globus (Schweizergasse 12, fino al 30 dicembre) galleria commerciale con negozi pronti a impacchettare giocattoli e profumi, oggetti natalizi e non, in confezioni con tanto di fiocco.

Addobbi natalizi in città (Foto:Switzerland Tourism, Christof Sonderegger)
Addobbi natalizi in città (Foto:Switzerland Tourism, Christof Sonderegger)

Chi vuole, però, può anche decidere per uno shopping più personalizzato. Per esempio, “schnapps” (grappe) e altri distillati alla “Distillerie zur schnapsboutique” (in Napfgasse 3) con le sue grandi bocce di vetro su telai di legno che contengono i distillati (in particolare il kirsch, distillato di ciliegie). Oppure “Schwarzenbach” (in Münstergasse
19) un negozio come i vecchi coloniali, con boiserie e prodotti particolari, quali diverse marche di tè e caffè. Oppure “Sprüngli”, conosciuto nel mondo come Lindt. Si può trovare in Paradeplatz il caffè aperto dal fondatore Rudolf (1859) o in Löwenplatz
e in altri quindici punti vendita nell’area. Nei due caffè cittadini si possono trovare i tartufi grand cru, i “luxemburgerli” (biscotti aromatizzati) gli “züri leckerli” (marzapane con nocciola e legno di sandalo) il cioccolato Maracaibo 65%, le mandorle ricoperte di
cioccolato.

Luci e feste attorno al lago

La pista di pattinaggio davanti al Museo Nazionale Svizzero (Foto:Switzerland Tourism, Christof Sonderegger)
La pista di pattinaggio davanti al Museo Nazionale Svizzero (Foto:Switzerland Tourism, Christof Sonderegger)

Il Museo Nazionale Svizzero (Museumstrasse 2) è ospitato in un castello neogotico. Nel suo cortile, fino al 2 gennaio (orario: 11,30-22) ecco “Live on ice”, vale a dire una pista di pattinaggio con giochi di luce da Fantasyland sull’architettura circostante e ristorantini con fonduta calda.
La cosa più innovativa sono invece le luci di Banhofstrasse, la via centrale dello shopping: sono cangianti ogni giorno, calibrate dalle “nuvole” di inizio Avvento alle bolle effervescenti della notte di Capodanno. Per i bambini c’è il “Tram-Favola Jelmoli”, guidato da San Nicola in persona, con due angeli che raccontano le favole durante il viaggio (da Bellevue, ogni venticinque minuti, dalle 14 alle 19). Chi vuole, può partecipare a un tour guidato della città, che fa scoprire angoli nascosti (dalla Stazione Centrale, prenotazioni: telefono 0041 442154088).
A Kloten (dove c’è l’aeroporto, Parkplatz Holberg, fino al 31 dicembre, alle 20 e alle 14 di domenica) uno spettacolo di strada con danze, acrobazie, musica e divertimenti chiamato “Salto Natale”.
Da non mancare un appuntamento molto suggestivo: il 21 dicembre, alle 18, dalla Weinplatz si buttano nella Limmat ottocento candele galleggianti, che danno uno spettacolo intimo e collettivo allo stesso tempo. Dolci e punch caldo per festeggiare. Gran botto finale a Capodanno, con i fuochi che illuminano la scena, sparati da due navi sul lago, dalle 20 alle 3 di mattina.
Da notare, en passant, che all’aeroporto di Zurigo c’è una mostra di Chagall, con centosettanta opere grafiche (fino al 22 dicembre) e che la Kunsthaus (Heimplatz 1) presenta “I quadri di montagna più belli”, opere del classicismo, del romanticismo e contemporanee (fino al 2 gennaio) e centocinquanta opere di Albrecht Dürer (fino al 7 gennaio).

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Natale alla sud-tirolese

Dal cuore della Svizzera alla “pentapoli” del Sud Tirolo, in un quadro di centri storici ben conservati che fanno da sfondo a un artigianato di qualità.

Vipiteno, la Torre dei Dodici e il mercatino
Vipiteno, la Torre dei Dodici e il mercatino

Vipiteno (Sterzing) città delle miniere Insediamento tardo medievale, uno dei “borghi più belli d’Italia”. La città è divisa dalla torre civica delle Dodici (del 1468, alta quarantasei metri) in due nuclei sull’asse della via centrale, lungo la quale si trovano i palazzi mercantili e signorili del Quattro-Cinquecento, quelli dei “signori delle miniere”, che ne hanno determinato la fortuna e l’architettura.
Da questo asse centrale partono vicoli e piazze, che offrono scorci interessanti. Sulla piazza centrale, i mercatini, con le decorazioni e le luminarie che arrivano a sottolineare il profilo della Torre delle Dodici. Il tema dell’Avvento (fino al 7 gennaio, ore 10-19) è legato alle miniere, che hanno segnato la storia cittadina. C’è quindi una visita guidata sulle tracce dell’attività mineraria e visite alla Miniera di Ridanna. Si tratta delle miniere d’argento (più piombo e zinco) di Ridanna-Monteneve, fra le più alte d’Europa (2000-2650 metri) sfruttate per un millennio e chiuse nel 1985.

Santa Claus per le vie della città
Santa Claus per le vie della città

Si  vede l’intera catena di lavorazione in funzione, dalle tecniche di estrazione a quelle di arricchimento (setaccio, lavaggio, frantoi, flottazione) con l’impianto di trasporto più lungo del mondo (visite guidate con Monteneve Compact). Si viaggia in trenino minatori per tre
chilometri e mezzo, vestiti con giacca, stivali, casco e torcia; si può ìprovare a estrarre minerali con punta e mazzetta, si possono vedere filmati, carte, documenti, attrezzi, minerali.
In città, i banchi della piazza offrono, come in quasi tutti i mercatini altoatesini, candele, ceramiche, addobbi natalizi, tovaglie e grembiuli tirolesi, pantofole in lana cotta, sciarpe, guanti, giacche, articoli in paglia, cappelli, sculture in legno, quindi speck, erbe, miele, bevande calde e spuntini. Tipico di questo mercatino è invece lo yogurt, la specialità locale. Concerti dell’Avvento il 15 dicembre alle 19 nella chiesa di Santo Spirito, il 17 e il 26 alle 20,30 al Teatro Comunale.
Particolarità: spazzacamini che distribuiscono portafortuna (il 31 dicembre, vie pedonali); fiaccolata (il 21 alle 18, con prenotazione obbligatoria); concerto del Coro di Vipiteno (Torre delle Dodici, il 24
dicembre).

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