Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Bolgheri, tra Carducci e nobiltà

Il piccolo borgo dell’Alta Maremma concretizza una certa idea di toscanità legata alla tradizione. Appartato e tranquillo è frequentato da intellettuali e Vip del cinema per una vacanza lontana dai riflettori e dai flash dei paparazzi

Incontro notturno

Ulivi secolari (Foto:APT Costa degli Etruschi)
Ulivi secolari (Foto:APT Costa degli Etruschi)

Il Conte Ugolino di Bolgheri lo abbiamo visto uscire da Palazzo solo a tarda notte.
È alto e magro, con il volto triste come i busti dei suoi avi. Lo sguardo corre da un angolo all’altro del paese, come a controllare che tutto sia in ordine. Ha un vestito grigio chiaro. La giacca ha dei rinforzi in pelle in corrispondenza dei gomiti e delle spalle. Dal panciotto, s’intravede la catena dell’orologio. I suoi occhiali d’oro sono fini e leggeri.
Si passa il palmo della mano sinistra tra i capelli argentati, portati con la divisa nel mezzo, per ricomporli dopo un’improvvisa folata di vento. Con la destra impugna un bastone da passeggio, con cui sollecita i cinque cani bianchi da caccia perché non si fermino ad annusare ogni angolo ma lo precedano sicuri, come a battergli la strada.
In cima al paese, si ferma un momento. Getta uno sguardo verso la collina e a Castiglioncello, il vecchio castello della caccia al cinghiale, il castello delle mute dei cani ringhianti, degli amici a tavola, dei cavalli legati fuori al fresco che si strusciano ai tronchi rugosi delle cascie per scacciare i tafani. Quando è stata l’ultima volta? Forse proprio l’altra settimana.

Insieme, tra i “chiassetti”

L'oasi di Bolgheri (Foto:APT Costa degli Etruschi)
L’oasi di Bolgheri (Foto:APT Costa degli Etruschi)

Non si curano del Conte i camerieri che stanno sparecchiando i tavoli lasciati alla rinfusa dai villeggianti dell’Alta Maremma. Anche il bar lì all’angolo sta ormai chiudendo e nel piccolo negozio di ricordini si attarda solo una cliente. Come svegliato di soprassalto da un sonno profondo, Ugolino si accorge all’improvviso di non essere solo. Chi è tutta quella gente che gli passa accanto senza salutarlo con il dovuto rispetto? A cosa serviranno quelle piccole macchinette colorate che molti hanno in mano? Che ne è stato della sua Bolgheri?
Ieri sera era andato come al solito a Messa, percorrendo il piccolo passaggio privato che collega i suoi appartamenti alla chiesetta. Attraverso la grata del ballatoio, aveva partecipato, non visto, alla preghiera. Al ritorno, guardando dalla torre la sua pianura e laggiù in fondo il mare, aveva visto salire un po’ di nebbia.

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Bolgheri (Foto:APT Costa degli Etruschi)
Bolgheri (Foto:APT Costa degli Etruschi)

Uno scambio di battute tra alcuni turisti tedeschi distoglie il Conte dai suoi pensieri. Ecco, ci ha visti. Il Conte affretta il passo. Adesso sta per raggiungerci, preceduto dai suoi cani. Ci saluta per primo. Non era mai capitato.
Facciamo questa passeggiata fino alla Coccolina ogni sera. Lasciando Bolgheri ai nuovi arrivati. Usciamo in silenzio dalle nostre case, sbuchiamo svelti dai chiassetti, i piccoli vicoli del nostro borgo, come facevamo da piccini e via, verso quel sentiero che ha visto nascere tutti i nostri giovani amori.
Sì, stasera abbiamo visto il Conte venirci incontro e salutarci con un sorriso, felice di aver abbandonato le sue sale, stanco di guardare il mare dalle finestre del Palazzo.
Sì, l’abbiamo visto davvero. Perché ormai siamo delle ombre. Proprio come lui.

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