Ugolino Della Gherardesca, l’anima di Bolgheri
La rievocazione, delicata e insieme nostalgica fatta dal nostro collaboratore, parla di un personaggio d’altri tempi (anche se non remoti) che ha svolto un ruolo importante nella storia del Regno d’Italia e ne tratteggia insieme il profondo attaccamento alla propria terra e alle tradizioni che, lui vivente, caratterizzavano la vita di tutti i giorni. Nato a Firenze il 21 agosto del 1874, da Alberto e Giuseppina Fisher, Ugolino si fregiava dei seguenti titoli nobiliari: conte, conte palatino, nobile dei conti di Donoratico, patrizio di Firenze, Pisa, Volterra, nobile di Sardegna. Stabilitosi a Bolgheri, nel 1919 viene nominato Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia, titolo che lo stesso ordine converte in quello di Cavaliere Ufficiale nel 1930.
Ugolino è stato personaggio di spicco e insieme controverso del Senato dell’Italia Fascista. Proposto per la nomina dal Prefetto di Pisa nel gennaio del 1939 al Ministro Galeazzo Ciano, viene nominato Senatore il 9 agosto dello stesso anno e presta giuramento il 20 dicembre. Con la fine ingloriosa del periodo fascista, il 7 agosto del 1944 viene deferito all’Alta Corte di Giustizia per le Sanzioni contro il Fascismo (ACGSF) con la seguente imputazione: “.. Senatori ritenuti responsabili di aver mantenuto il fascismo e resa possibile la guerra sia coi loro voti, sia con azioni individuali, tra cui la propaganda esercitata fuori e dentro il Senato”. Accusa che viene dichiarata decaduta il 6 giugno del 1945 e confermata in cassazione l’8 luglio del 1948. Nove anni prima della scomparsa, avvenuta nella sua Bolgheri il 21 maggio del 1957.