
Finlandia centrale, lago Kallavesi, municipalità di Kuopio. È qui che l’inverno offre ancora un’immagine di sé stesso, e non la sua caricatura, come nel resto d’Europa. È qui che bisogna venire per provare la più bella delle attività invernali: pattinare su ghiaccio.
Attenzione, non al chiuso di un piccolo anello, come cavalli al maneggio, ma nella natura, in piena libertà. Orizzonti bianchi, neve, foreste e silenzio, come si dice da queste parti. Se, d’estate, è bello scivolare con una barca sulla superficie liscia dei laghi finnici, d’inverno, con il ghiaccio, il piacere è doppio, perché è come volare, vale a dire “invadere” un campo che non è quello umano, legato al suolo e alle sue sicurezze. L’ “acqua solida” è una parentesi, un “artificio” dell’esperienza.
Piste per tutti, fra neve e foreste
Se, comunque, non sentite la necessità di filosofia, basta calzare i pattini (quelli con la scarpa che usiamo anche noi o, meglio, quelli lunghi, con attacco fisso o snodato sul tallone) e andare. Dove? Dipende dalla capacità, dall’allenamento, dalla voglia.
Si parte dal porto, dove i battelli estivi sono “intrappolati”, e ci sono piste di due, quattro e dodici chilometri e mezzo sul lago, per pattinaggio libero o guidato (con noleggio pattini e lezioni). Per esempio, si attraversa la baia di Kuopio, si punta a nordest verso l’isolotto di Isoteikko e si ritorna in direzione sudovest verso Rönö.
È un grande anello (da percorrere a piacere) che mette in evidenza il paesaggio, quello delle foreste di conifere verde scuro, del bianco della neve, dell’azzurro del ghiaccio. Se poi ci si vuol concedere un piacere ulteriore, ci sono dei punti riparati dove ci si può fermare per un picnic, magari accendendo un fuoco, visto che la legna è a disposizione.
“Volare” sui laghi gelati in cento modi

Viene da chiedersi perché proprio Kuopio, visto che in Finlandia i laghi sono cento ottantottomila e tutti (o quasi) ghiacciano tra gennaio e marzo. Le risposte sono due. La prima è che per pattinare, bisogna entrare in contatto con il ghiaccio, che spesso è ricoperto di neve. Bisogna cioè intervenire in alcune parti del percorso, preparare una pista. La seconda risposta è più interessante. Kuopio, forse, si sentiva isolata nei lunghi mesi dell’inverno, circondata com’è da foreste e laghi. E così si è inventata una corsa internazionale, una bella kermesse sportivo-popolare, in modo da “rompere” l’isolamento. Ne è nata la “Finland Ice Marathon” (sempre in febbraio). Anche se il termine è un po’ abusato, è sempre in grado di suggerire sforzi e imprese epiche. In più, quell’ “ice” dice che il freddo accompagna la sfida e cento o duecento chilometri corsi su di una lama instabile sono certamente molto più faticosi di una quarantina sugli sci di fondo.
Nei giorni della maratona si può guardare gli atleti gareggiare sulle distanze “impossibili” di venticinque, cinquanta e come si è detto, addirittura di cento o duecento chilometri. Eleganti nelle tute aderenti che mettono in evidenza la muscolatura (“sbilanciata” verso gli arti inferiori) sfrecciano con passo ritmato, equilibrando la spinta forte di un arto con la grazia del movimento del resto del corpo. Ci sono anche gare di pattinaggio veloce a staffetta, tre per due chilometri e addirittura il campionato finnico della “slitta a piede”.
Atleti internazionali per la Maratona

Questa “disciplina” merita una spiegazione: si tratta di una slitta a telaio leggero e due pattini, con un “manubrio” per appoggiare le mani e una barra posteriore per poggiare i piedi. La spinta viene da uno dei due piedi che, calzando scarpe chiodate, fa presa sul ghiaccio. La gara in questione è sui cento chilometri e richiede un gran dispendio di energie, come si può facilmente immaginare.
Volendo, si può partecipare, cercare la propria sfida: ci sono competizioni amatoriali su dodici chilometri e mezzo, o più ridotte per bambini. L’Ice Marathon non è solo la gara che lo Skating Club di Kuopio, fondato nel 1900, organizza, ma una festa completa, con un’atmosfera “elettrizzante”. Con la presenza di atleti nordici, canadesi, americani, russi, estoni, olandesi, il clima è quello delle gare internazionali, della festa, sulle piste e in città. E della festa fa parte l’Arctic Ice Show, uno spettacolo sul ghiaccio di grande fascino, luci e musica, con i bambini e ragazzi locali a pattinare e volteggiare. Pensate al freddo, al “fumo” che esce dalle bocche, alle coppe di vino caldo (o di succo di mirtilli caldo) alle luci dei laser, che “rompono” la compostezza del cielo artico. A volte confondendosi con le aurore boreali.
Kuopio e dintorni: non solo neve

A parte le gare e i tour in pattini, la città può offrire almeno due altri “must”.
La Torre di osservazione di Puijo (1963), sulla collina omonima, settantacinque metri di altezza. È come stare su una mongolfiera, che consente di spaziare a 360° e per chilometri: il paesaggio invernale è un po’ difficile da decifrare, tuttavia l’intricata trama lacustre (azzurrina) e le lingue di terra (verde scuro e bianche) permettono di ricomporre il puzzle. Ai piedi della torre, la cittadina, con le vie che convergono verso il porto e con i battelli immobili al porto. Aperta fino alle 23, la torre è illuminata con colori cangianti e ospita un ristorante girevole dalle notevoli possibilità, piatti “modern finish”, come salmerino in padella con sformato di patate, cipolle e panna acida, uova di salmone salate.

La seconda cosa da non mancare è il Museo della Chiesa Ortodossa (Karjalankatu 1). È il più importante del genere fuori dalla Russia, con magnifiche collezioni di arte religiosa ortodossa a partire dal X secolo. Icone, suppellettili e paramenti, provenienti in gran parte dai monasteri (Valamo, Konevitsa, Petsamo) e dalle chiese (Vyborg, Käkisalmi) della Carelia e della Lapponia occupate dall’URSS dopo la seconda guerra mondiale. Icone e paramenti di Valamo e l’icona ricamata di Nostra Signora di Konevitsa (1551) sono forse i pezzi migliori.
Poi non resta che cedere alle tradizioni, senza timore. Come? Facendo finta che il freddo “non esista”. Basta andare al villaggio Jätkänkämppä, case di tronchi di legno a bordo lago, entrare nella grande sauna e scaldarsi; poi uscire sul molo di legno e calarsi nel buco nel ghiaccio per alcuni secondi e quindi tornare al tepore interno.
Il freddo è esorcizzato, pelle e circolazione sanguigna stanno meglio. Terminato il salutare trattamento, il villaggio offre le fisarmoniche e le canzoni tradizionali, la birra e una cucina generosa, per una serata che ricorderete con piacere, “à la mode de Carélie”.
Pattini e foche nella Carelia finlandese

Altro luogo, altra festa. Ci si sposta di un centinaio di chilometri.
Linnansaari, isola che dà il nome al Parco Nazionale, all’interno del bacino del “Grande Saimaa”, il sistema di laghi più esteso in Finlandia.
Qui è il lago Heinavesi a offrirsi solido per quaranta-cento centimetri di spessore da gennaio a metà aprile e a regalare uno spazio sicuro su cui pattinare. Appena un po’ più a nord di Savonlinna, dove svetta il bel castello svedese-russo, prima della Regina Cristina poi di Pietro il Grande, e vicino a Kerimäki, una cittadina che ha la chiesa in legno più grande del mondo (1847), c’è Oravi, il luogo di partenza.
Pattini lunghi ai piedi, si scivola nel parco che ospita le foche di Saimaa (una rarità, una delle due specie di foche d’acqua dolce, dal mantello grigio marmorizzato, sotto protezione). Le foche sono difficili da vedere in estate, dato il numero limitato; in febbraio, anche se scavano nella neve “nidi” per i cuccioli, sono ancora più invisibili. È meglio accontentarsi di un filmato. Si fa tappa sulla vicina isola di Linnansaari, per uno spuntino e si prosegue per Porosalmi, ventidue chilometri dopo.
Alla fine del “freddo”, una sauna ristoratrice

La “pista” attuale è molto bella per una giornata di escursione. Qui, tuttavia, i progetti, sono ancora più ambiziosi, visto anche il successo avuto dall’iniziativa avviata un paio di anni fa. Si pensa ad un percorso più lungo, verso Varkaus a nordovest e verso Savonlinna a sudest, cento chilometri da fare a tappe, con soste in villaggi diversi. Una traversata invernale, con i ritmi antichi del passo, seppure “scivolato”. Per ora si gusta la distesa piatta del lago, che in alcuni punti può ghiacciare “intrappolando le onde” e costringendo quindi a traversare togliendosi i pattini. Porosalmi (la “baia delle renne”, in antichità luogo sami) è il punto d’arrivo. Il villaggio di case a tronchi e case ad assi è disperso lungo la baia, tra betulle e abeti. Qui, al Lomakylä Järvisydän (ww.jarvisydan.com) si posano i pattini, ci si concede una birra appena spillata nel padiglione di neve e ghiaccio illuminato da candele e un pasto a buffet in attesa della cena al ristorante “medievale”, che propone, per esempio, salmone alla fiamma e agnello affumicato. Prima della cena, naturalmente, si fa la sauna.
Sedersi nella sauna, rilassare la pelle, assorbire il vapore e il silenzio dei “saunisti”.
E pensare se aveva ragione Bertold Brecht, quando diceva che i finlandesi sono gente che tace in due lingue.
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