Fotomuseo per la “storia” del mondo
La Storia scritta con la luce, un racconto di un milione e mezzo di scatti fotografici.
I visitatori del Fotomuseo “Giuseppe Panini” sono guidati lungo un triplice percorso: quello storico, che attraverso la documentazione fotografica porta a ricostruire la vita sociale e gli avvenimenti modenesi dal 1870 ai giorni nostri; quello scientifico, che accompagna a scoprire le tecniche fotografiche dai primi dagherrotipi fino al digitale, attraverso la ricostruzione di uno studio fotografico con le attrezzature originali di inizio Novecento; quello delle esposizioni temporanee, realizzate in collaborazione con altre istituzioni del mondo della fotografia e dell’arte di tutta Europa.
Il nucleo della collezione conservata nel Fotomuseo conta oltre duecentomila scatti “firmati” dai fotografi Orlandini e Bandieri, che mostrano ogni aspetto della storia di Modena, dagli ultimi decenni dell’Ottocento fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale. A documentare il periodo dal Dopoguerra agli anni Ottanta, le fotografie dello studio Botti e Pincelli. Tra gli archivi consultabili, anche quelli di Giuseppe Graziosi e del fotoreporter Aldo Corti. Ci sono poi l’archivio D’Ami, una rassegna sull’aeronautica pionieristica che precede la Grande Guerra e l’archivio fotografico della Provincia di Modena – sia quello storico che quello moderno – comprese le fotografie aeree. Da citare infine una delle più ampie collezioni italiane di cartoline, anche a carattere militare.
Consultazione libera per tutti gli appassionati
Il Fotomuseo di Modena costituisce un importante punto di riferimento per chi opera nel settore della documentazione per immagini. Aziende, istituzioni pubbliche e collezionisti di fotografia storica che desiderano divulgare e tramandare il proprio patrimonio, pur conservandone la proprietà, possono depositare gratuitamente il proprio materiale e usufruire di tecnologie all’avanguardia per quello che concerne le tecniche, gli ambienti di conservazione e i sistemi di catalogazione digitale.
La documentazione depositata è consultabile dal proprietario in qualsiasi momento. Grazie a sofisticate tecnologie, sia i proprietari dei fondi che i ricercatori o i semplici appassionati, possono recuperare sul database una foto conservata nel deposito del Fotomuseo, introducendo solo alcune parole chiave. L’immagine verrà individuata in pochi secondi e visualizzata ad alta definizione. Un altro capitolo importante delle attività del Fotomuseo è quello che riguarda il restauro. Prima della catalogazione, vengono realizzati da personale specializzato interventi di restauro conservativo che assicurano la pulizia e il consolidamento degli originali fotografici.