Riolunato rinnova nelle prime settimane di maggio l’antica tradizione del “Maggio delle ragazze”. La manifestazione, che si svolge ogni tre anni, cade tra qualche settimana, a rievocare un rito lontanissimo nel tempo che celebra il ritorno della bella stagione.
Nel cuore dell’appennino modenese, il borgo medievale di Riolunato inizia a festeggiare nella notte fra il 30 aprile e il primo giorno di maggio. Per le strade giovani uomini cantano accompagnati da strumenti a corda, chitarra, violino e mandolino, un sonetto che si chiama “rispetto” e che ha il significato di buon auspicio per il futuro. Il primo sonetto è rivolto al sindaco, che deve autorizzare i festeggiamenti, il secondo al parroco. I rispetti si dedicano poi ad ogni famiglia e chi canta riceve in cambio offerte di cibo e frutta.
Nel Maggio delle ragazze, probabilmente un rito di origine popolare, si mescolano così tradizioni eterogenee come pratiche propiziatorie, la festa per la fine dell’inverno e l’arrivo della primavera, per la fertiilità e il futuro del raccolto.
La tradizione vuole anche che, nella stessa notte, si possano cantare le “ambasciate”, le serenate dell’innamorato alla finestra della sua amata, che comunica i suoi sentimenti lasciando illuminata o buia la propria finestra.
Il “Maggio delle ragazze” prosegue la seconda domenica di maggio e quest’anno sarà il 13: apre in mattinata con la raccolta dei doni offerti da ogni famiglia e continua nel pomeriggio con una sfilata in costumi tradizionali. C’è un banchetto, allestito con le pietanze delle famiglie e le torte preparate dalle ragazze, che, stando al costume antico, dovevano così mostrare le loro doti culinarie. Non mancano balli e canti.
Riolunato si trova nella valle percorsa dal fiume Scoltenna e del monte Cimone. Il borgo conserva ancora oggi segni delle sue origini medievali con volte, porticati ornati di stemmi nobiliari e chiese e oratori di ispirazione bizantina. Il Maggio delle ragazze rientra fra le iniziative dei Parchi di cultura dell’Appennino modenese, un progetto di valorizzazione territoriale attivo dal 2005 e finanziato dalla Provincia.
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