Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Il grande Piero della Francesca ad Arezzo

Carlo Bertelli, curatore della mostra aperta fino al 22 luglio, spiega come è nata l’esposizione e ricorda le ultime scoperte su vita e opere del maestro di San Sepolcro

Madonna di Senigallia, 1470, olio su tavola
Madonna di Senigallia, 1470, olio su tavola

Discorso a parte per il rapporto tra Piero e Venezia: “A rappresentarlo – spiega il curatore – un capolavoro di Giovanni  Bellini “Santa Giustina Borromei” che rappresenta la visione che Bellini aveva di Piero quando andò a lavorare a Pesaro e ad Ancona. Questo implica che Piero comunica con Venezia attraverso le opere lasciate nelle Marche, opere che nessuno di noi ha mai visto, ma che conosciamo per tradizione attraverso alcuni echi tra cui un dipinto di Gerolamo da Camerino “La Madonna della Misericordia”, chiaramente ispirato a Piero. Vi è poi il dipinto del Louvre “Il ritratto di Sigismondo Malatesta” eseguito da Piero, importante perché ci parla di un Piero della Francesca che conosce a fondo la pittura ad olio. Mentre è a Ferrara dove nel ‘47/’48, Piero ha potuto ammirare delle opere di Rogier Van der Weyden, uno dei più grandi maestri della pittura fiamminga, e in mostra c’è il “Compianto del Cristo Morto” del 1430, che Piero probabilmente ha visto”.
“La mostra –  conclude –  ha il suo fulcro nel Museo di Arezzo, un museo statale poco conosciuto che si è rinnovato e offre al visitatore la possibilità di conoscere attraverso i giardini pensili una Arezzo mai vista. Si comincia con gli affreschi di San Francesco e si conclude con la splendida “Madonna di Senigallia”. Ad attendere i visitatori, abbiamo predisposto delle navette che li condurranno negli altri luoghi d’onore: Sansepolcro con la “Resurrezione”  e il “Polittico della Misericordia” e poi Monterchi con l’affascinante “Madonna del Parto”.
Due importanti opere “La pala di Brera” e la “Flagellazione” ad Urbino, non presenti ad Arezzo perché inamovibili, vengono spiegate con un programma virtuale e un’analisi del loro impianto spaziale. Un inedito documentario di Anna Zanoli sul lungo e complesso restauro della “Leggenda della Vera Croce” completa il percorso espositivo.

LEGGI ANCHE  Fondazione Italia Patria della Bellezza


Piero della Francesca e le corti italiane
Fino al 22 luglio 2007
Arezzo, Museo statale di arte medievale e moderna, via S. Lorentino 8
Orari: tutti i giorni ore 9- 19

Itinerario Arezzo: Basilica di San Francesco – Cappella Bacci  e Cattedrale dei Santi Pietro e Donato; Monterchi: Museo Madonna del Parto; Sansepolcro: Museo Civico

Informazioni orari, navette, prenotazioni:
Call center: 0575 1840000
www.mostrapierodellafrancesca.it, terredipiero@provincia.arezzo.it

Condividi sui social: