Domenica 5 Maggio 2024 - Anno XXII

Se tutto va bene, siamo rovinati!

Vittima di totale e assoluto scoramento mi rivolgo alla cortese aficiòn lettrice chiedendo se pure lei è dell’idea che così in basso come adesso non si era mai caduti. Mi sto ovviamente riferendo alle vicende del Belpaese, quelle turistiche (in ossequio alla filosofia che ammanta e presiede le sorti di questo importante “web magazine con ascendenza viaggiatoria” e del suo Gossip) e quella della Pòlis di cui fanno parte; perché “Pòlis” è tutto, in primis la politica, che appunto ne prende il nome, ma “Pòlis” è anche una discussione sulle tasse di imbarco o sulle sparizioni dei vespasiani dalle strade … Leggi tutto

Vittima di totale e assoluto scoramento mi rivolgo alla cortese aficiòn lettrice chiedendo se pure lei è dell’idea che così in basso come adesso non si era mai caduti. Mi sto ovviamente riferendo alle vicende del Belpaese, quelle turistiche (in ossequio alla filosofia che ammanta e presiede le sorti di questo importante “web magazine con ascendenza viaggiatoria” e del suo Gossip) e quella della Pòlis di cui fanno parte; perché “Pòlis” è tutto, in primis la politica, che appunto ne prende il nome, ma “Pòlis” è anche una discussione sulle tasse di imbarco o sulle sparizioni dei vespasiani dalle strade e delle nostre valigie negli aeroporti.
E se mai la cortese aficiòn lettrice non fosse dell’idea che (come lamento) si sia da parte nostra proceduto a una caduta verticale, eccone a comprova alcuni esempi, raccontini, fatterelli di cronaca.

Calcio e Cinema, “outgoing” e “incoming”

Michel Platini nel momento dell'assegnazione degli Europeri di Calcio 2012
Michel Platini nel momento dell’assegnazione degli Europeri di Calcio 2012

Cominciamo con le recenti disfatte, due sonori schiaffoni al Belpaese con relativi danni turistici, laddove si fa riferimento alla assegnazione degli Europei di Calcio 2012 a Polonia e Ucraina (con l’Italia, candidata, che se l’è preso in quel posto) e all’esclusione di film italiani dal Festival di Cannes.
Morale, più danni di immagine che di Turismo Outgoing per quanto riguarda i mancati viaggi di cinofili sulla Cote d’Azur, peraltro già quasi tutta comprata da Gente Nostra che affolla per tutto l’anno Promenades e Croisette e imbecillemente va pure a mangiare le ostriche in agosto al nizzardo Cafè de Turin.
Più danni economici, invece, per il Turismo Incoming se si parla di calciofili che non verranno più in Italia bensì andranno a vedere le partite di pallone a Kiev e Varsavia. D’altronde, perché mai dovremmo sciupare vagoni di soldi organizzando manifestazioni e quindi costruendo enormi e faraoniche infrastrutture se poi, a manifestazione finita, non sappiamo come impiegarle, cosa farne e lasciamo che il tutto si distrugga?

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Euro: per edificare e per distruggere

E’ il caso della dissipata Eredità Olimpica (o in corso di dissipazione) laddove si fa riferimento a stadi e altre infrastrutture create per i Giochi Olimpici di Torino.
Al cui proposito – mentre a Vancouver hanno già programmato con anni di anticipo l’uso di quanto resterà delle future Olimpiadi – il nostrano Comitato Olimpico non sa ancora che fine fargli fare. E si parlerà comunque di una perdita economica. C’è solo da scegliere (informa il Corriere della Sera) se (giusta le richieste degli Ambientalisti) abbattere e/o smontare il tutto per la modica spesa di circa 16 milioni di euro, oppure lasciare gli impianti (ormai deserti e inutilizzati dalle fine delle Olimpiadi) in totale abbandono (in tal caso buttando via “solo” 8,758,000 euro).

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