Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Spigolando tra turismo e dintorni

Sapevate che… Alitalia sciopera il 22 maggio ma Mondointasca si rifiuta di segnalarlo? Qualsiasi organo di informazione serio dovrebbe infatti evitare di pubblicare sempre le solite notizie ripetitive, periodiche, che ormai (vista l’altissima frequenza) non fregano più niente a nessuno. E gli scioperi Alitalia sono ormai più “comuni e banali” dei richiami di Casini alla famiglia (la prima o la seconda?). Sarà invece premura di Mondointasca segnalare quando la Compagnia Aerea (ex) di Bandiera avrà pensato bene di “zompare”. Perché con quell’andazzo di scioperi e sperperi a gogò, Alitalia non ce la farebbe a sopravvivere nemmeno se Re Mida toccasse … Leggi tutto

Sapevate che… Alitalia sciopera il 22 maggio ma Mondointasca si rifiuta di segnalarlo?

Qualsiasi organo di informazione serio dovrebbe infatti evitare di pubblicare sempre le solite notizie ripetitive, periodiche, che ormai (vista l’altissima frequenza) non fregano più niente a nessuno. E gli scioperi Alitalia sono ormai più “comuni e banali” dei richiami di Casini alla famiglia (la prima o la seconda?). Sarà invece premura di Mondointasca segnalare quando la Compagnia Aerea (ex) di Bandiera avrà pensato bene di “zompare”. Perché con quell’andazzo di scioperi e sperperi a gogò, Alitalia non ce la farebbe a sopravvivere nemmeno se Re Mida toccasse quotidianamente i suoi aerei.

Fausto Coppi (Foto: Gazzetta dello Sport)
Fausto Coppi (Foto: Gazzetta dello Sport)

Sapevate che… C’è (ancora) il Giro d’Italia ma (ormai) non frega (più niente) a nessuno?
Eh sì, tra corridori che invece delle borracce si passano la siringa e/o la canna, omertosi organizzatori conniventi che coprono e stanno zitti, invece di denunciare e smascherare e infine giornali organizzatori che ormai pensano solo e soltanto a vendere pennette e berrettucci, che gli frega più allo “sportivo” di sentir dire a fine tappa “sono contento di essere arrivato uno”? Bei tempi quando l’autore di questi tristi non meno che demenziali “bei tempi”, convinceva la fantesca famigliare a recarsi sotto la finestra della Scuola Media per informarlo – durante le due ore di disegno – sull’ (immancabile) trionfo di Coppi nella tappa dell’Izoard.

Sapevate che… Se si parla di trasporti, il resto dell’Europa sta sodomizzando il Belpaese sia al volo (citofonare Alitalia) che per terra?
Eh sì. E’ infatti stata fondata la “Alleanza Europea Alta Velocità Ferroviaria”, un “Railteam” tra Enti Ferroviari di Francia, Germania, Olanda, Austria, Belgio e Svizzera, a imitazione delle alleanze tra le compagnie aeree. Le finalità? Migliorare le sinergie, abbassare i tempi di viaggio e combattere con basse tariffe l’invadente mercato dei voli Low Cost. Primi risultati: Parigi-Francoforte e Parigi-Stoccarda in quattro ore invece di sei. Nel suesposto elenco dei partecipanti all’alleanza, l’accorto lettore avrà notato l’assenza di un Paese europeo che un tempo contava e pertanto godeva di una buona considerazione. Paese che, ferroviariamente parlando, può solo vantare l’ora di viaggio dei pendolari da Vittuone a Milano, un record (e vabbè, negativo). Ma com’è cattivo questo Gossip.

Sapevate che… Quando si organizzano manifestazioni è sempre meglio chiamarle con il giusto nome?
Vedi il caso dell’ (errato) Family Day del 12 maggio (ohèi, politici italiani, più provinciali di un mungitore della bergamasca: e chiamarlo Giorno della Famiglia, proprio no?). Più che Family questo Day sarebbe stato meglio battezzarlo al plurale, Families, risultando infatti che (questo sì che è un referendum serio) almeno il 70% di chi vi ha partecipato (cattolici e non, osservanti e non, astemi e non, casinisti e casiniani e non, sefarditi ed eskhenaziti e non, interisti e bianconeri) aveva alle spalle e pure al presente (in entrambi i casi comunque a carico) quantomeno due famiglie se non di più (astrazion facendo da attuali compagni e/o compagne, amici ed amichette; e per politici e gente dello Show pure Vallette e Boys da portare sullo yacht).

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Bernabò Bocca
Bernabò Bocca

Sapevate che… “Ohibì, Ohibò, il Tesoretto lo vuole Bernabò”?
Eh si, lo “dice” (e quindi bisogna credergli) “Travel Quotidiano” che il 4 maggio, a pagina due titola testualmente: “I ‘Ponti’ non decollano, preoccupazioni di Bocca  che chiede il Tesoretto” laddove per Bocca (che di nome fa Bernabò) si intende il presidente della Federalberghi e sembra in effetti esistere (non solo la Federalberghi ma pure Bernabò Bocca) mentre il Tesoretto potrebbe benissimo costituire una riedizione dell’Araba Fenice tanto nessuno se ne accorge. E invece “No! il Tesoretto lo vuole Bernabò; ohibì, ohibò!”. Interrotto a fatica al quinto giorno di una ininterrotta risata (ovviamente avente per oggetto la richiesta di Bernabò Ohibì Ohibò) Padoa Sciòpa avrebbe provvisoriamente abbandonato l’accento bellunese per commentare in perfetto genovese “Avemo già dato….”.   

Sapevate che… Ci sono ancora giornali che danno vita a grandi scoop?
Vedi il Corriere della Sera. Il Papa è andato in Brasile. E Ronaldo (informa in esclusiva il 9/5 il grande quotidiano milanese che nella stessa giornata dedicava altre pagine alla vendita di libri, libretti, confezioni di merendine, anticoncezionali di ultima generazione, mutande per joggingisti, atlanti nuovi e altri con su ancora l’impero austro-ungartico, pennette, zafferano leprotto e chi più ne ha più ne metta) gli ha augurato Buon Viaggio.

Sapevate che… Stanno studiando una nuova disposizione dei sedili sugli aerei?  
Eh si, sembra infatti che sistemando in senso contrario (come accade sui treni) un terzo dei sedili si ottenga un miglior confort e soprattutto un maggior numero di posti (per cui al check le hostess di terra potranno far loro l’invito un tempo rivolto al pubblico dalla cassa dello zoo del Circo Equestre: “Venghino siori venghino, più gente entra più bestie si vedono”). Questo nuovo ritrovato permetterà pertanto a due persone di ritrovarsi di fronte, di incrociare lo sguardo eppertanto financo, come si diceva antàn, di “tubare”. Il che potrebbe anche andar bene a due imberbi sgarzolini in volo per un viaggio d’amore, ma al povero rag. Rossi, bancario in pensione viaggiante tante ore con vista sulle rughe di quella che da ormai più di quarant’anni risulta essere la sua gentile signora, non ci pensa proprio nessuno?
Almeno un posto al finestrino glielo vogliamo dare?

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