Sabato 23 Novembre 2024 - Anno XXII

I tour operator: buoni risultati con la prenotazione anticipata

Gli ultimi dati Astoi confermano il consolidarsi delle scelte di advance booking degli italiani. Alberto Corti, direttore generale dell’associazione, aggiunge: anche le low cost sono oggi un vantaggio per il mercato

Alberto Corti
Alberto Corti

Buone prestazioni per i viaggi organizzati e ottimi risultati della strategia di vendita sull’advance booking, la prenotazione anticipata. I dati dell’Osservatorio Astoi, associazione tour operator italiani, per i primi mesi del 2007, confermano una tendenza che già era emersa l’anno scorso e che rende particolarmente soddisfatti gli operatori italiani: l’advance booking non è più un prodotto “push”, da promuovere, ma è entrato felicemente nella categoria dei “pull”, i servizi, cioè, che vengono richiesti direttamente dal cliente. Ne parliamo con Alberto Corti, direttore generale di Astoi, non prima di una valutazione generale sull’andamento del mercato di questi ultimi mesi.
Alberto Corti, quali sono le tendenze rilevate dall’osservatorio per la prossima estate?
L’analisi delle prenotazioni sui primi tre mesi dell’anno rileva, per tutte le destinazioni, un numero di passeggeri analogo a quello dello stesso periodo dell’anno scorso. La nostra stima però è di un aumento del fatturato tra il 3 e il 3,5 per cento; questo perché si prenotano prodotti di gamma più alta.
Si spende di più per la vacanza organizzata?
Abbiamo la conferma dall’esperienza di operatori e agenzie di viaggio. Chi entra in agenzia è sempre più spesso un cliente di fascia alta,  che prima organizzava da se stesso il viaggio e oggi preferisce avere un punto di riferimento, garanzie, servizi, anche tutela in caso di problemi, da parte di un soggetto italiano. È una tendenza emergente da più di un anno, per noi è anche un riconoscimento della validità del nostro prodotto. 

I tour operator: buoni risultati con la prenotazione anticipata

Come procedono le vendite in prenotazione anticipata?
L’advance booking è oramai consolidato nel mercato e ha dato risultati tangibili: l’anno scorso con questa formula abbiamo venduto circa il 45 per cento dei pacchetti, un buon risultato. Sono almeno quattro anni che noi operatori lavoriamo a quest’approccio, gli ultimi dati mostrano che il segnale è stato percepito dal consumatore e che viene considerato vantaggioso. Sappiamo infatti che ogni offerta funziona solo se c’è una reale necessità.  
Quale vantaggi ha il consumatore e come è nata questa formula?
La prenotazione anticipata si rivolge soprattutto alle famiglie: papà, mamma, bambini in età scolare, che sanno sempre con anticipo in quale periodo andranno in vacanza. Il tour operator dice loro: “dal momento che puoi programmare il tuo viaggio prima, se prenoti io posso offrirti sconti o servizi aggiuntivi”. Ad esempio, una camera in classe superiore rispetto al prezzo in catalogo; visite guidate in più; il trattamento di pensione completa.
Per quali destinazioni l’advance booking è in crescita?
Va molto bene, quindi, per le destinazioni scelte dalle famiglie: la stagione estiva in particolare, il mare per mete italiane e alcune località del Mediterraneo. Oggi è frequente che sia il cliente stesso a chiedere, se prenota in anticipo, che cosa può ottenere. È una formula che oramai conosce.
Il vantaggio è anche per l’operatore?
Sì, ma a differenza di quanto si possa pensare il beneficio maggiore non sta nell’eventuale incasso di pagamenti in anticipo. È molto più importante per noi venire a sapere come si stanno muovendo i turisti, è l’informazione il dato essenziale. Minimizza gli impegni che il tour operator sostiene nel pagare e organizzare i servizi per i pacchetti vacanze; un lavoro che fa diversi mesi prima di vendere il viaggio e che ha sempre delle componenti di rischio.

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I tour operator: buoni risultati con la prenotazione anticipata

Che cos’altro emerge dall’Osservatorio Astoi? Quali destinazioni sono più richieste?
Soprattutto mar Rosso, le spiagge italiane, Grecia e Canarie. Va molto bene anche la Tunisia, che l’anno scorso aveva sofferto un po’, bene anche Spagna e Mediterraneo. Sul lungo raggio molto apprezzate sono le Maldive, con un + 7,5 per cento rispetto all’anno scorso e registriamo un gradito ritorno degli Stati Uniti, meta amata anche per i viaggi di nozze. Importante è anche lo sviluppo delle vacanze in Sudafrica.
Abbiamo parlato poco di Oriente e Americhe..
Segnaliamo un’importante ripresa del Messico, stasi invece per Cuba e Giamaica, stazionario il Sudamerica a eccezione del Brasile, che è il paese più amato dagli italiani in quell’area. Significativo è lo sviluppo di Bali, bene anche le destinazioni in Oceania, cresce anche il MedioOriente ma questo è principalmente dovuto al fatto che in molte offerte di viaggio viene offerto insieme alle Maldive.
Vorrei parlarle di un altro settore caldo per il turismo: i vettori low cost. Che cosa ne pensa?
Il fenomeno delle compagnie aeree a basso costo ha modificato il panorama della geografia turistica e non sempre a nostro svantaggio. Parliamo delle rotte aeree per Europa e Mediterraneo, quelle coperte dal point to point dei vettori con viaggi che vanno da una una a due ore e mezza circa.
Può spiegarci i principali vantaggi emersi?
In tanti casi ha liberato i tour operator dall’impegno dei voli charter, un’altra delle voci di spesa programmate in anticipo con alcuni margini di incertezza. Oggi si trovano in catalogo viaggi organizzati su mete coperte da voli low cost: il trasporto avviene tramite vettori a basso costo ma con il servizio a terra garantito dal tour operator.
Sia le compagnie aeree che i tour operator hanno scoperto che si possono avviare delle iniziative insieme e lo stanno facendo.
Il low cost non è stato quindi negativo per il turismo organizzato…
Al contrario, i voli a basso costo hanno avuto un altro importante effetto: hanno aperto nuove frontiere a livello di sogno di viaggio. Un tempo trascorrere un week end a Parigi era, nello stereotipo, un lusso; oggi è alla portata di una fascia molto più ampia di persone. A volte, grazie alla presenza di un volo low cost, nasce l’interesse per destinazioni che prima erano poco considerate. Spesso, poi, accade che chi risparmia sul trasporto decide di concedersi un albergo di categoria più alta. Non è sempre vero, quindi, che chi sceglie un volo a basso costo resta parsimonioso nella spesa durante tutto il soggiorno.

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