10) Perché (come puntualmente accaduto e ci voleva poco a prevederlo, se non che tutti – salvo pochissimi – la pensano come dico e scrivo io, ma farisaicamente e ipocritamente non lo dicono) durante la festa milanista nelle strade di Milano sul pullman “ufficiale” rossonero (a lungo esposto dal giocatore Ambrosini) ha fatto bella mostra di sé uno striscione con su scritto “Lo scudetto mettilo nel culo”; scritta che, per inciso, va benissimo e non è nemmeno volgare, perché è volgare una forzatura del discorso, un concetto sopra le righe, la voglia di fare sensazione, mentre l’Ambrosini ha semplicemente trascritto ed esposto un modo di pensare e di periodare che è comunissimo non solo nel mondo del Calcio ma pure nella comune vita quotidiana, con la parola “culo” che in tante altre lingue europee è già stata sdoganata da secoli o decenni, ma costì continua ancora a scandalizzare qualche parruccone infingardo ipocrita e pelosamente perbenista.
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