Vesuvio “umiliato?”…
La segnalazione di pericoli per chi viaggia prosegue con i “Rischi Eruzione Monnezza Napoli”, se fosse mai vera la notizia data dal TG5 delle 13 del 28/6 e informante che da tempo si stanno scaricando rifiuti nel Vesuvio.
In effetti la trovata dello “Scarico Vulcanico” ha del geniale, visto che mai si era vista una discarica (per di più naturale, non devi nemmeno scavare) con inceneritore incorporato. E quanto alla Raccolta Differenziata, no problem, così assicura la Camorra, che appunto differenzierebbe lo scarico: un giorno i rifiuti di Mergellina, il giorno dopo quelli di Posillipo e va là che vai ben.
Importanza delle “Palle” bicolori
In compenso c’è anche qualche anima bella che pur non muovendosi da Milano rischia le “Palle Nere”; laddove si precisa che si parla del sistema elettorale vigente al Sancta Sanctorum dei Club più esclusivi della Capitale Morale, il mitico “Clubino” di via degli Omenoni. Più di cinquecento soci, nessuno dei quali – si garantisce – poco o meno abbiente e ovviamente, fosse solo per scimmiottare i misogini Club londinesi, circoscritto ai “soli machos” (le “sciure” sono tollerate solo come ospiti, non si sa se più o meno gradite).
Le Palle Nere, si diceva, altro non sono che voti contrari e il bello è che una Palla Nera si gargarizza, annulla cinque voti a favore (talché, non per essere volgari, ma solo per doverosa cronaca) non è poi così folle ipotizzare che in occasione di una scelta di nuovi soci del “Clubino”, un normalissimo signore in possesso di due “Palle Nere”, diciamo ad esempio Tyson, potrebbe fare facilmente strame di ben dieci “Palle Bianche”, assistendosi così a una sorta di razzismo alla rovescia.
E fu così che (narra Gianni Santucci sul Corriere della Sera) Alessandro Benetton (che da nubile fa Deborah Compagnoni) si è beccato un calcio non “nelle” ma mediante le “Palle Nere” rifilategli da qualche buontempone incurante dell’importante dettaglio che la sua candidatura era sostenuta da (precisa il cronista) Gerardo Braggiotti, Gaddo della Gheradesca (ohèi la Peppa!) e Carlo Bonomi. Morale: meglio lasciar perdere che presentarsi a nome di uno che si chiama Bonomi….
Denti sani fra gli Isolani…
Ma più che al pericolo di ritrovarsi con le “Palle Nere” (peraltro, come suesposto, solo metaforiche) restando in quel di Milano c’è il ben più grave (e in questo caso reale) rischio di tornare da Malta belli abbronzati ma sdentati.
Accade infatti che (come da pubblicità tabellare sul Corriere della Sera) un albergo 5 stelle dell’isola ti offre, si, una vacanza balneare, ma insieme all’abbronzatura ti propone pure di rifarti i denti (testuale “Scappa dalla sala d’attesa del tuo dentista e vai incontro al sole!”). E insieme ai prezzi di pensione completa, supplemento singola, supplemento vistamare ecc., c’è pure un ameno tariffario (dei servizi della loro Dental Clinic, in alcuni hotel ci sono i tappeti verdi della roulette, qui passeggi tra i trapani, e vabbè) che va dalle “Corone in ceramica 353 €” alla “Visita singola per ceramica Cerec 478 €”, dalla “Faccette 353 €” alla “Visita singola per faccette 478 €, da un non meglio specificato (forse una dentiera?) “Impianti 1287 €” a “Denti aggiuntivi 331 €”, per chiudere con “1 Devitalizzazione 96 €” (mentre 2 costano “solo” 118 € (un bell’affare, roba da farsi devitalizzare, già che c’è ‘sto business, anche un dente sano…) per chiudere con un “Sbiancamento in clinica 412 €” (proposta alberghiera invero poco commerciale).
Poco commerciale perché nessuno vorrà correre l’Aste-rischio turistico di andare a Malta per abbronzarsi e tornare invece a casa “clinicamente sbiancato”.
Mediti l’albergo maltese, mediti.