Lunedì 6 Maggio 2024 - Anno XXII

L’Opera House di Sidney è patrimonio Unesco

L’edificio realizzato nel 1973 sul progetto dell’architetto Jørn Utzon è entrato nella lista dei World heritage sites il 28 giugno. Nuova promozione per uno dei luoghi più visitati del continente australiano

Sidney, Opera House
Sidney, Opera House

Il teatro dell’Opera di Sidney, in Australia, è stato dichiarato patrimonio Unesco dell’Umanità. Lo scorso 28 giugno l’Opera House è stata introdotta nell’ultima lista dei World heritage sites insieme a 21 nuovi riconoscimenti in Europa, Americhe e Asia. Il riconoscimento, si legge nella nota Unesco, è dovuto al fatto che il teatro è una grande opera con molteplici aspetti di creatività e innovazione, per architettura e design strutturale. “L’introduzione della Opera House nell’elenco dei patrimoni Unesco conferma il valore davvero speciale che il teatro ha per tutti gli uomini, dovunque essi vivano”, ha detto Kim Williams, presidente della Fondazione del teatro dell’Opera. “Come fondazione sentiamo molto profondamente di essere i custodi di uno degli edifici più importanti del mondo”.
Matt Brown, ministro per il Turismo dello stato federale australiano del Nuovo Galles del Sud, ha aggiunto che “l’Opera House, con circa 4,5 milioni di visitatori e 2500 visite guidate all’anno è di gran lunga l’attrazione più visitata della città. Quando i turisti di tutto il mondo pensano all’Australia – ha detto – pensano a Sidney e in particolare alla Opera House”. 

L’Opera House di Sidney è patrimonio Unesco

La Sidney Opera House è ad oggi il più giovane tra i monumenti patrimonio Unesco e riceve da questo titolo un’ulteriore promozione internazionale. La sua caratteristica struttura a gusci verticali, ideata dall’architetto Jørn Utzon, ha richiamato negli anni l’attenzione dei turisti per il suo effetto scenografico e degli studiosi per l’orginalità del progetto.  
Tra gli altri siti annunciati nella nuova lista Unesco figura la città archelogica di Samarra, in Iraq, che però è stata menzionata anche tra i patrimoni a rischio, e fra gli altri 21 nuovi iscritti, le foreste di Antsiranana in Madagascar e ancora il ponte Mehmed Paša Sokolović Bridge of Višegrad in Bosnia and Herzegovina, come esempio di architettura monumentale ottomana. Con le ultime aggiunte, la lista dei patrimoni dell’umanità arriva a 851 nomi: 166 siti naturali, 600 luoghi a carattere culturale e 25 aree “miste”. Nel Nuovo Galles del Sud sono presenti quattro World heritage sites, oltre all’Opera di Sidney: l’arcipelago di Lord Howe, il parco nazionale dei laghi Willandra, le Central Eastern Rainforest Reserves e la regione delle Blue Mountains.

Per informazioni:
whc.unesco.org;
www.sydneyoperahouse.com

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