Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Nel cadorino alla scoperta del Cinquecento

Insieme alla mostra di Tiziano, che apre a settembre a Belluno e Pieve di Cadore, sono stati annunciati itinerari di visita nelle chiese affrescate dal maestro e dai suoi seguaci. Da Pieve a Vittorio Veneto

Belluno, Palazzo dei Rettori e gruppo Schiara (Foto:Francesco Sovilla)
Belluno, Palazzo dei Rettori e gruppo Schiara (Foto:Francesco Sovilla)

Cinque itinerari di visita nel cadorino affiancano la mostra “Tiziano.Belluno, l’ultimo atto” annunciata dal 15 settembre al 6 gennaio prossimi. L’esposizione attesa a Belluno e Pieve di Cadore ha coinvolto una ventina di comuni limitrofi con la promozione di percorsi turistici sul territorio e la pubblicazione di una guida. Alla scoperta del maestro del Cinquecento veneto visitatori potranno dunque non solo ammirare le opere chieste in prestito a musei e collezioni ed esposte a palazzo Crepadona, a Belluno, e presso la Magnifica comunità di Cadore a Pieve. Gli itinerari coprono infatti i diversi comuni che ospitano chiese con opere di Tiziano, lavori della sua bottega e tra gli altri del fratello Francesco, il figlio Orazio e il nipote Marco.
Il progetto degli itinerari è cura degli enti promotori della mostra e della Soprintendenza per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico che copre le province di Venezia, Padova, Treviso e Belluno. Molti dei siti segnalati sono aperti tutto l’anno, altri sono abitualmente inaccessibili al pubblico e saranno aperti in occasione della mostra, in giorni ed orari prestabiliti. 

Pieve di Cadore, casa del Tiziano (Foto:Luca Gusso)
Pieve di Cadore, casa del Tiziano (Foto:Luca Gusso)

Il primo itinerario inizia a Vittorio Veneto e propone, tra le diverse tappe, il Duomo di Santa Maria Nova, che custodisce la Madonna in gloria con il bambino, di Tiziano, e il museo diocesano Albino Luciani con una seconda Madonna del maestro. Segnalata anche Pieve di Sant’Andrea di Bigonzo, chiesa in stile romanico gotico che possiede lavori di Marco Vecellio, Palma il Giovane e Francesco da Milano. L’itinerario prosegue poi per la casa di villeggiatura del maestro a Colle Umberto, il castello Roganzuolo di San Fior, la chiesa di Santa Maria Assunta, a Lentiai, che vanta un grande polittico di Tiziano a bottega costituito da dieci tele.
Il secondo percorso di visita attraversa Sedico e la chiesa di Santa Maria Annunziata, Zoppè di Cadore e Belluno. A Sedico si ammira una Madonna dipinta da Tiziano e Francesco, importante per la sua influenza sull’arte del territorio; si passa poi per Madonna di Pieve e la chiesa dell’Addolorata e per la chiesa di Sant’Anna a Zoppè. Il terzo itinerario comprende Perarolo di Cadore, Nebbiù, Venàs e San Vito ed è in gran parte dedicato alle opere di Francesco Vecellio.

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Tiziano, Madonna con bambino e Santi (Foto:Dolomiti Turismo)
Tiziano, Madonna con bambino e Santi (Foto:Dolomiti Turismo)

Biografico è poi il quarto percorso che parte da Pieve di Cadore, la città dove nacque Tiziano e dove è sempre visitabile la sua abitazione, monumento nazionale dal 1922. Nell’edificio, restaurato, curatissimo e gestito da volontari, si torna con la memoria alle vita quotidiana in un paese di montagna del XVI secolo. A Pieve, non prima di aver ammirato la vista del lago di Calalzo e dei monti che lo circondano, il visitatore troverà un’opera di Tiziano anche in Santa Maria Nascente  – Madonna con bambino e Santi Rocco e Sebastiano – e potrà ammirare lavori di Marco Vecellio nel palazzo della Magnifica Comunità. Fra le diverse tappe, sono segnalate anche Calalzo e Domegge di Cadore. Il quinto itinerario, infine, passa per la chiesa di San Pietro Apostolo, nella città omonoma, per Santa Maria Assunta presso Candìde, a Comelico Superiore, per la chiesa dei Santi Rocco e Sebastiano a Danta di Cadore e per la chiesa di San Bernardino a Pelos.
Per coprire le tappe degli itinerari è consigliabile muoversi in auto, anche se diverse località si raggiungono anche con il treno e Belluno e Pieve appaiono ben servite. Chance da non perdere, per toccare con mano quanto Tiziano, molto attivo a Venezia e conosciuto in Italia e Europa, fosse legato al Cadore, e per poter immaginare l’artista al lavoro nella sua terra d’origine.

Informazioni sulla mostra e gli itinerari: www.tizianoultimoatto.it

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