n.b. della Redazione: la frase “clamoroso al Cibali”(nota per i lettori giovani) è stata impiegata molti anni fa dal compianto Sandro Ciotti in occasione di una vittoria per 2 a 0 del Catania a spese dell’Inter (sempre lei…).
Ma si tranquillizzi, non si preoccupi il cortese lettore. Non è che l’umile tenutario di questa rubrica stia “dando fuori da matto”; stia, appunto, “dando i numeri”.
Più semplicemente e benignamente “la conta su”, informa la gentile aficiòn lettrice aggiungendo, allegando, fornendo numeri, percentuali e quant’altro aritmetico per ulteriore dimostrazione, precisione per “certificare” che pertanto non è poi così matto come si crede e si dice. Anzi. Alla fine della fiera (leggasi di queste “notizie numerate”, ove si intende documentate con numeri) potrebbe anche evincersi che a essere (se non proprio matti) quantomeno “diversi” e chiacchierabili, sono invece quelli che hanno provocato questi numeri.
Pro Tour Operator e Fiat
Gossip, ad esempio, “sta dando i numeri” sugli aumenti (ma è più “chic” dire ”adeguamenti”) del costo dei viaggi; aumenti che fanno venire in mente una barzelletta.
Fioccano infatti gli aumenti delle quote di partecipazione (più eufemisticamente non meno che elegantemente battezzati “adeguamento costo carburante”). Alpitour, ad esempio (fermo comunque restando che anche tutti gli altri tour operator, o quasi tutti, si comportano di conseguenza) dai primi di settembre aumenta da 10 a 36 € le quote dei suoi viaggi (più 10 € per Baleari, Tunisia e Libia, più 36 € per i cosiddetti “lungo raggio”, antan “Long Courier”).
La faccenda, per inciso, va anche bene, nel senso che può essere capìta (vedi aumento del pieno di benzina). Resta solo il piccolo (ma non poi tanto) dubbio che quando il carburante diminuisse (accade, il costo del petrolio è assai ballerino) potrebbe seguire un silenzio (dei tour operator) paragonabile al simpatico “come stamo stamo” di Alberto Sordi. Un po’ come la vecchia barzelletta del cliente e dell’avvocato (sotto certi aspetti messa in essere da S.M. la Fiat negli anni del Boom economico, cui seguivano quelli delle Vacche Magre).
La Barzelletta. L’avvocato studia la causa e commenta con il cliente: “articolo 2417, lei è fottuto”, proseguendo: “articolo 1926, qui invece siamo a cavallo”. Al che il cliente domanda: “scusi Avvocato, ma non capisco bene, quando le cose vanno bene “siamo a cavallo”, se invece la vicenda si mette male sono io a “essere fottuto”.
Pro alberghi e hotel
E Gossip “dà i numeri” anche se si parla di tariffe alberghiere.
Ad esempio a proposito di costi alberghieri. Dormire a Milano e dormire a Madrid.
Preso il catalogo “Spagna” di un tour operator, il cittadino legge che a Madrid una camera doppia B&B in un tre stell (preso a caso, prezzo medio, il centrale Regina) costa 128 €, un quattro stelle “mediobasso” (tipo il Gran Versalles) costa 138 € e un quattro stelle “medioalto” (diciamo un quattro stelle Lusso, tipo il Palacio San Martìn) costa 190 €. Si parla di Madrid, non di Timbuctù.
A quel punto il sullodato cittadino si mette al computer, va su Worldspan, cerca i prezzi pubblicati degli alberghi di Milano e legge: Novotel (a Niguarda, formula “advance purchase”, compri anticipatamente) 79 €, Susa tre stelle, 230 €, Mozart quattro stelle 365 €, Anderson quattro stelle 435 €, Lloyd quattro stelle 480 €.
Presa visione di quanto sopra, il gentile lettore, che comunque appartiene alla “gente di mondo” e quindi non è così scemo da non capire che ci sono più costi da una parte e meno da un’altra, ma resta però anche vero che – come dicono quelli che vivono sull’orlo del burrone – “c’è un limite a tutto”, ancorché nel caso milanese si parla di aziende che pagano (rari i privati), si domanderà se per caso certe tariffe non sono un tantino (dicono gli spagnoli) “sin verguenza”, vergognose.
Ma siano gli aficionados a Gossip a giudicare.