Pro aeroplani e voli
E a ‘sto punto, già che c’è, Gossip “dà i numeri” pure in tema di tariffe aeree e di tasse aeroportuali.
Si dà il caso, tanto per stare sul concreto ed evitare vaghi blablabla, che c’è una tariffa aerea (come si usa dire “pubblicata”) per Siviglia (volo di linea) di 92 €. Un affare, sempre che si riesca a cuccarla (caso non frequente ma possibile, dopodiché devi fare il biglietto entro 72 ore sennò cade la prenotazione e comunque dopo aver fatto il biglietto scattano subito eventuali penalità in caso di annullamento del medesimo). Invero poca spesa, alla quale vanno però aggiunti 130 € di tasse aeroportuali. Vabbè, le tasse son tasse e come la legge saranno uguali per tutti. None. Accade invece che le tasse aeroportuali non sono sempre uguali, anzi, variano pure all’interno della stessa compagnia.
Che (ad esempio) ti vende un Milano-Madrid a 60 € (10 di volo e 50 di tasse) salvo poi (su altri voli, stesso itinerario) aumentare le tasse a 80 €. Come accade nei campionati di Calcio di ogni rispettabile Paese, ci sono pertanto “tassati aeroportuali” di serie A e di serie B. Cuntent?
E nel caso in cui il lettore non risultasse ancora contento, ecco un altro esempio.
A) Vai e vieni dall’aeroporto di Siviglia con una compagnia e paghi (vedi sopra) 130 € di tasse aeroportuali.
B) Vai e vieni dall’aeroporto di Siviglia con un volo Low Cost e di tasse ne paghi 40 €. Dal che si evince una domanda: forse per chi ha pagato le tasse di serie B, la sicurezza è minore (quelli di Bin Laden accoppano lui e non chi ha pagato le tasse più care), l’aria condizionata funziona meno bene e i cessi sono più sporchi?
Ma, ancora numeri? Certo! Comprato il “Corriere della Sera”, letto con la dovuta attenzione, si apprende che (beninteso nello stesso lasso di tempo lavorativo) una hostess-steward dell’Alitalia “si incarica di assistere” 118 passeggeri. Un loro omologo della Ryanair “si incarica di assisterne” 1132.
Pro aeroporti, alias italici “Hubs”
E per concludere, Gran Galop Finale (ovviamente numerato).
A proposito della querelle Malpensa-Fiumicino (e per far risparmiare due soldi all’Alitalia, che ai dipendenti che stanno a Roma e iniziano il lavoro a Malpensa paga il trasporto e conteggia l’inizio dell’orario di lavoro a Fiumicino). Nel febbraio 2005 Alitalia concordò con i sindacati che entro un anno 1500 dipendenti si sarebbero trasferiti da Roma a Milano Malpensa. A fine agosto 2007 (“lo dice” il Corriere, si sono trasferiti in 46. Amen.
