Giovedì 2 Maggio 2024 - Anno XXII

Attesa la rassegna gastronomica del lodigiano

Giunta alla diciannovesima edizione, l’iniziativa coinvolge 27 ristoranti impegnati in menu e piatti tipici. Attesi circa 50 mila clienti. Già partiti anche gli itinerari a piedi a cura della Provincia

Lino Osvaldo Felissari
Lino Osvaldo Felissari

Tavole già apparecchiate per la diciannovesima edizione della Rassegna
gastronomica del lodigiano annunciata dal 6 ottobre al 9 dicembre
prossimo. L’iniziativa che coinvolge i ristoranti della provincia con
menu tradizionali della Bassa Padana rinnova il suo appuntamento su 27
locali diversi e 250 piatti tipici. La Strada del vino di San Colombano
e dei sapori lodigiani, che organizza la rassegna insieme a Provincia e
Regione, attende circa 50 mila clienti. «La Rassegna gastronomica è
un’importante vetrina per il lodigiano perché promuove la cultura del
territorio attraverso la valorizzazione della tradizione agricola e
culinaria tipica della nostra terra”, ha dichiarato Lino Osvaldo
Felissari, presidente della Provincia di Lodi. “È ormai una
consuetudine che, con l’arrivo dell’autunno, il nome di Lodi e del
lodigiano esca dai confini del suo territorio per diventare uno dei
fiori all’occhiello dell’eno-gastronomia lombarda”, ha aggiunto Mauro
Soldati, assessore alla Cultura e al Turismo.

Attesa la rassegna gastronomica del lodigiano

La promozione dell’enogastronomia locale, quest’anno, viene avvalorata
dal fatto che ogni menu della rassegna comprende almeno tre prodotti a
marchio Lodigiano terra buona, il protocollo provinciale che fissa i
parametri di controllo sul processo di realizzazione e sul prodotto
finito e che interessa, fra gli altri, alcune varietà di formaggi e
salumi. I ristoranti che aderiscono all’iniziativa prevedono, come
nelle scorse edizioni, una scelta dei vini doc di San Colombano al
Lambro mentre tra le novità del 2007 figura l’offerta dei menu speciali
“antichi sapori” che in 21 locali sarà proposta a prezzi contenuti. In
tavola, a Lodi e nei comuni limitrofi, sarà possibile trovare la
caratteristica raspadura, ricavata da una forma giovane di Granone
lodigiano, la polenta con ossubuco, i tradizionali risotti della cucina
lombarda allo zafferano o con pannerone e pere. Ancora: stracotti di
manzo e brasati, medaglioni di filetto di maialino, lonza in umido e
tra i dolci, la Tortionata, il biscotto Codogno, lo Stracchin Gelad.

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La raspadura
La raspadura

“Il senso più alto del lavoro svolto dalla Strada del Vino è quello di
unire nell’ottica della valorizzazione complessiva del territorio
l’accoglienza dei nostri ristoratori, la tipicità dei prodotti
certificati di filiera corta e l’interesse culturale e ambientale che
il Lodigiano può offrire”, ha detto Carlo Pietrasanta, presidente della
Strada del vino San Colombano e dei sapori lodigiani. “La Rassegna
gastronomica si è dimostrata negli anni come il contenitore più adatto
e il veicolo principale per questa valorizzazione: la speranza è che
questo modo di lavorare possa prolungarsi per dodici mesi l’anno, con
l’obiettivo concreto di creare dei menu delle stagioni lodigiane,
proposti dai ristoranti e dagli agriturismo soci della Strada durante
tutto l’anno”.
Quasi in parallelo, la Provincia vara da quattro anni
il calendario “Il lodigiano e i suoi tesori”. Fino al 25 novembre, una
serie di visite guidate invitano a scoprire a piedi le destinazioni più
interessanti del lodigiano: chiese e stile barocco a Casalpusterlengo,
il 14 ottobre, il castello Cavazzi e il museo della biodiversità a
Somaglia, il 21; l’ex convento di San Cristoforo a Lodi, il 28 ottobre.
A novembre gli itinerari porteranno a Brembio, Ospedaletto Lodigiano,
Ossago.

Per informazioni: www.lodigianoterrabuona.it/stradasaporilodigiani

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