Meta insolita ma per questa stagione da non perdere, Alba, in provincia di Cuneo, presenta sino a febbraio 2008 una selezione di opere dalla raccolta privata di Roberto Longhi. Dello storico dell’arte italiano, nato proprio ad Alba e morto nel 1970, la Fondazione Ferrero ha scelto una settantina di dipinti dal Duecento sino al ventesimo secolo attraversando tardo gotico, Rinascimento, Seicento e Settecento.
Gli esperti, che ben conoscono la figura di Longhi, gli appassionati e chiunque voglia capire come e che cosa sceglie per sé un critico d’arte avranno l’occasione di vedere diverse opere interessanti per la storia della pittura italiana. In mostra sono presenti alcune tavole e dipinti di fama, come il “Ragazzo morso da un ramarro”, capolavoro di Caravaggio del 1594 e altre singolari, tra le quali un disegno a carboncino di Pier Paolo Pasolini, datato tra il ’50 e il ’70, con il ritratto di Roberto Longhi.
La collezione spazia da autori italiani di aree diverse: i cosiddetti primitivi di Duecento e Trecento, con autori bolognesi e riminesi, il tardo gotico con artisti veneti, emiliani, lombardi. Il percorso cronologico, che vede sette sezioni, vede l’avvicendarsi di Quattrocento e Cinquecento con opere di Ambrogio Bergognone, Colantonio, Defendente Ferrrari. Sempre al XVI secolo appartengono gli “eccentrici padani”, interpreti della pittura di maniera tra cui, in mostra, Dosso Dossi, Lorenzo Lotto, Amico Aspertini. Lotto è presente con due lavori, “Santo domenicano” e “San Pietro Martire”.
Il Seicento viene illustrato dalla tela del Caravaggio, ma anche da Mattia Preti, Battistiello Caracciolo, Guido Reni. Pietro Longhi, Fra Galgario, Giacomo Ceruti sono tra gli autori del XVIII secolo esposti ad Alba. Il Novecento giunge inaspettato, tra questi numerosi esempi d’arte moderna, con opere però da segnalare: tre Carlo Carrà, un dipinto di Filippo De Pisis, cinque tele di Giorgio Morandi. Una natura morta di Morandi del 1954 chiude la rassegna.
I dipinti della collezione si trovavano nella villa fiorentina del critico, chiamata “Il Tasso”. Fu Longhi stesso a decidere che, dopo la sua morte, raccolta, fototeca e biblioteca venissero utilizzate “per vantaggio delle giovani generazioni”. La mostra di quest’autunno è organizzata da Fondazione di studi di storia dell’arte Roberto Longhi, Fondazione Ferrero e Soprintendenza per il Patrimonio storico, artistico e etnoantropologico del Piemonte.
La collezione di Roberto Longhi. Dal Duecento a Caravaggio a Morandi.
Alba, Fondazione Ferrero, Strada di Mezzo 44.
Dal 13 ottobre 2007 al 10 febbraio 2008
Orario: da lunedì a venerdì 15-19; sabato e festivi 10-19
Ingresso libero
Per informazioni: www.fondazioneferrero.it