Lunedì 25 Novembre 2024 - Anno XXII

Brasile, record di incassi per il turismo straniero

Il giro d’affari dell’anno appena chiuso è cresciuto del 14,76 per cento rispetto al 2006. I turisti si intrattengono più a lungo e spendono cifre maggiori

Pelourinho, il centro storico di Salvador
Pelourinho, il centro storico di Salvador

Il 2007 è stato un anno da record per il turismo straniero in Brasile. Secondo la Banca Centrale brasiliana, il Paese ha chiuso l’anno con un giro d’affari legato al turismo pari a 4,953 miliardi di dollari, con una crescita del 14,76 per cento rispetto all’anno precedente. In particolare, quello del 2007 è stato il dicembre più brillante in termini economici degli ultimi 40 anni: paragonandolo al dicembre del 2006, l’aumento di entrate provenienti dal turismo è passato da 400 a 469 milioni di dollari con un incremento del 17,15 per cento. Per il ministro del turismo brasiliano, Marta Suplicy, questi dati evidenziano “il peso del turismo nella bilancia commerciale del Paese”. Attualmente, continua il ministro, “il settore turistico è al quinto posto nella classifica delle esportazioni di servizi, preceduto dai mercati del ferro, del petrolio greggio, dei semi di soia e delle automobili”. Jeanine Pires, presidente di Embratur, l’ente nazionale del turismo brasiliano, ha fatto notare inoltre come il Paese ospiti ora un turista che si intrattiene più tempo e spende cifre maggiori nei posti che visita: in media il viaggio dura 18/19 giorni e la spesa quotidiana ammonta a 91 dollari circa.

Le destinazioni “sole e spiaggia” e Sao Paulo in testa alle preferenze degli italiani

Il Cristo Redentor di Rio de Janeiro
Il Cristo Redentor di Rio de Janeiro

Per quanto riguarda nello specifico le presenze italiane, uno studio sulla domanda turistica internazionale ha evidenziato come il turista in arrivo dal Bel Paese preferisca le mete brasiliane del segmento “spiaggia e sole”. Le destinazioni più gettonate sono le città litoranee di Rio de Janeiro, Salvador, Fortaleza e Natal, oltre a Sao Paulo. Dalla ricerca è emerso infatti che il 41,1% degli italiani si reca in Brasile soprattutto per piacere e una volta arrivati i viaggiatori spendono di più. La spesa media pro–capite dei turisti nostrani è passata dai 90,24 dollari del 2005 ai 94,45 del 2006. Lo stesso vale per la permanenza media che dai 23,3 giorni nel 2005 si è estesa a 27,1 giorni nell’anno successivo. In aumento anche l’uso di internet da parte del viaggiatore italiano come fonte di informazioni per programmare un viaggio in Brasile: dal 14% del 2005 si è passati al 16,5% dell’anno successivo.

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