Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Quattro zampe con la valigia

Partire con cane e gatto è una consuetudine per molti viaggiatori italiani. Spiagge, hotel e ristoranti sono più disponibili ad accoglierli. Ma rispetto a Germania, Svizzera e Francia siamo ancora indietro. E non è così agevole imbarcarsi su navi e aerei

Massimo e Dida
Massimo e Dida

Dida è una bionda golden retriver di due anni e mezzo e l’anno scorso le vacanze le ha passate in Sardegna con Massimo, trentenne di Cinisello Balsamo. Un’avventura non molto piacevole: cinquanta euro di biglietto per salire sul traghetto Genova-Palau e una notte passata in gabbietta all’aperto sul ponte. E a San Teodoro, dove hanno preso in affitto una villetta con giardino, il proprietario, appena ha visto Dida, si è lamentato. All’inizio non la voleva. Dopo ha dovuto cedere e accogliere con non molto entusiasmo i nuovi arrivati.
Un imprevisto non calcolato, visto che l’agenzia immobiliare aveva garantito che il cane lì, in villetta, poteva stare. Bagni al mare poi Dida non ne ha potuti fare; l’ingresso in spiaggia era vietato ai quattro zampe e in parecchi ristoranti, ricorda Massimo, “non ci volevano un po’ perché era agosto, un po’ perché c’era troppa gente”. Cronaca di un viaggio estivo che non è andato proprio nel migliore dei modi.
Per fortuna non è sempre così.

Viaggiare informati

Trovatello in rifugio (Foto: Lega nazionale per la difesa del cane)
Trovatello in rifugio (Foto: Lega nazionale per la difesa del cane)

Dida è uno dei circa sei milioni di cani censiti dal Ministero della Salute, che scodinzolano nei salotti degli italiani. Si stima che i gatti siano altrettanti. L’altra faccia di questi numeri, quella più triste e dolorosa, si chiama abbandono e randagismo, e nei periodi pre-festivi, purtroppo, torna d’attualità.
Difficile calcolare con esattezza il numero di animali domestici lasciati in strada. I cani randagi sono ad oggi circa 450mila, quelli nei canili poco più di 150mila e negli ultimi anni, fanno sapere dalla Lega nazionale per la difesa del cane, aumentano i proprietari che preferiscono “restituire” il loro quattro zampe nei rifugi piuttosto che abbandonarlo sul ciglio della strada.
Ecco quindi che diventa cruciale, prima di adottare un animale, pensare anche al momento in cui si dovranno preparare i bagagli e poi informarsi: dagli hotel alle spiagge attrezzate fino alle regole per salire su treni e aerei, navigando sul web è possibile farsi un’idea su cosa fare e come muoversi in caso si sia deciso di non lasciare fido in pensione o a casa di parenti e amici in occasione delle vacanze.

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La sorpresa di vedere cani e gatti in vacanza

(Foto: Lega nazionale per la difesa del cane)
(Foto: Lega nazionale per la difesa del cane)

Di certo l’Italia, anche in questo campo, non è proprio all’avanguardia. “Sono ancora poche le persone che viaggiano con animali al seguito”, sostiene Gianluca Felicetti, presidente della Lav, la Lega Anti Vivisezione. Il problema, aggiunge, “è di carattere culturale. Ci si sorprende di vedere chi fa un viaggio insieme al proprio cane o gatto”. Critico verso Trenitalia, Felicetti ricorda che sugli Eurostar è consentito l’accesso solo ai piccoli animali e non a quelli di media e grossa taglia. Se si viaggia sugli Eurostar Etr 450, invece, non sono proprio ammessi cani o gatti a bordo. Quando si sale su carrozze cuccette o vagoni letto “si è poi obbligati a prenotare tutto un compartimento”.
In base al regolamento di Trenitalia, possono viaggiare gratuitamente i cani guida delle persone non vedenti e i piccoli animali chiusi nel trasportino. I cani più grandi pagano invece un biglietto di massimo 5 euro per salire, con museruola e guinzaglio, su carrozze cuccette, regionali, intercity e intercity plus, espressi e intercity notte. E se qualcuno si lamenta, dice Annalaura Sagramora, presidente dell’associazione Dogwelcome, si è costretti a trasferirsi con fido sul predellino, nella zona di uscita e entrata passeggeri.

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