
Rovigo ospiterà dal 7 all’8 giugno prossimo la prima edizione di “Terre d’acqua” a cura di Slow Food. La fiera avrà come tema le acque dolci e salmastre d’Italia, dal delta del Po ai laghi, per una due giorni che prevede un convegno, un’esposizione di prodotti locali e un’area mercato, seminari e percorsi di degustazione.
“Terre d’acqua” occuperà un padiglione del quartiere fieristico di Rovigo ed è organizzata da Slow Food Italia, dai presidi dell’organizzazione sul territorio e dalla regione Veneto. L’associazione dedicata al “cibo buono, pulito e giusto” ha annunciato la presenza di circa 30 espositori, tra i quali cooperative della pesca, produttori di riso e aglio e altre specialità legate agli ambienti d’acque dolci.
Sabato 7 giugno il convegno “Alla ricerca del grande fiume” presenterà al pubblico i risultati di un’indagine sullo stato di salute del Po e sul grado di sfruttamento del suo ecosistema. Dal pomeriggio sarà aperta l’area mercato, che proseguirà sino al giorno dopo insieme a quattro seminari interattivi, studiati per coinvolgere il pubblico e far conoscere le tradizioni locali attraverso vista, udito, olfatto e gusto. Gli incontri, tenuti da esperti, produttori e chef, si concluderanno con delle degustazioni.

Il pezzo forte dell’offerta gastronomica dell’evento si concentra sulla produzione ittica, ma sono state previste anche una enoteca e un’area dedicata ai microbirrifici del Veneto. Se tutto ciò che ruota intorno alla gastronomia e alle tradizioni locali sembra aver un promettente consenso, tra le iniziative nazionali, per Terre d’acqua sono stati pensati spazi di dibattiti e divulgazione per promuovere un ambito forse meno considerato degli altri. Sul delicato equilibrio degli ambienti salmastri lo studio del “grande fiume” ha iniziato a porre sul tavolo dati e interrogativi. Lo stato ecologico del fiume Po, è emerso, pare “sufficiente” e la qualità chimica delle acque è stata dichiarata a un livello tra il discreto e il buono. Nel Po e nei suoi affluenti persistono però sedimenti che contengono molti inquinanti e la qualità complessiva dell’ecosistema fluviale è stata dichiarata piuttosto bassa.
Lo studio, che parte da un progetto dell’università degli studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, in provincia di Cuneo, e Colorno a Parma, in collaborazione con regioni e ministeri competenti, ha segnalato tra i fattori di rischio l’eccessiva urbanizzazione del territorio, la continua artificializzazione delle golene, la pressione sul terreno e l’ambiente dell’agricoltura e di alti consumi d’acqua per l’irrigazione. Pericolosa è anche l’inadeguata depurazione degli scarichi nelle acque urbane. Insieme alla fiera-evento gastronomico, insomma, Slow Food lancia un campanello d’allarme per il patrimonio ambientale di laghi e fiumi.
Terre d’acqua, Rovigo
Dal 7 all’8 giugno
Quartiere fieristico, orario 11-20
Per informazioni: tel-fax 0422 491136
presidente@slowfoodveneto.it