Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Bruno Munari, attualità di un genio

L’uomo era davvero un genio. Una figura tra le più importanti del design e della cultura del Ventesimo secolo. Libero, leggero, solare, spiritoso, totalmente flessibile, (apparentemente) semplice, rigorosamente metodico

Se faccio, capisco, I laboratori con il Metodo Bruno Munari

Tavole tattili 1995 (Archivio Beba Restelli)
Tavole tattili 1995 (Archivio Beba Restelli)

Preannunciati almeno dal 1945, quando l’artista realizzava i primi libri per l’infanzia pensando all’educazione del figlio Alberto, all’epoca di cinque anni, i primi laboratori di Bruno Munari (“Giocare con l’arte”) per sviluppare il “pensiero progettuale creativo” nei bambini, sono nati ufficialmente alla Pinacoteca di Brera nel 1977 e divenuti un metodo pedagogico brevettato. Azioni-gioco insegnate da Munari, secondo il quale quello che più conta, specialmente nel bambino, è il processo cognitivo, molto più importante dell’esito raggiunto. Si impara facendo, manualmente, con piacere; il contenuto sempre legato alla forma e al materiale, qualsiasi materiale utilizzabile in modo spiazzante rispetto alle consuetudini.
I bambini, istruiti sul “come” fare e non sul “cosa” fare, sono portati
a sperimentare nuove possibilità espressive, a partire da materiali
selezionati in spazi accuratamente preparati. Laboratori didattici
secondo il Metodo Bruno Munari sono stati proposti in occasione della
mostra alla Rotonda di via Besana dall’Associazione Bruno Munari (che
ha sistematizzato e rifondato la metodologia didattica elaborata nei
primi laboratori del maestro) presieduta dal figlio dell’artista
Alberto. Dei più vari i temi e i materiali: La forma e i formati, Libri
e lib(e)ri, I Segni: è il segno che fa il disegno, Design delle
lettere, Geometria tattile e visiva, Sperimentare i linguaggi, Segni e
scritture, Segni e Texture.

Nel laboratorio allestito presso la Rotonda della Besana per la mostra di Bruno Munari Fare libri con Beba Restelli 2007
Nel laboratorio allestito presso la Rotonda della Besana per la mostra di Bruno Munari Fare libri con Beba Restelli 2007

Ecco che nel laboratorio Segni e Texture, tenuto dalla carismatica Ivana Locatelli, i fanciulli vengono invitati a prendere un pezzo di argilla e, picchiettandola, ad appiattirla, urlando intanto più che possono fino a quando un battito di mani dell’educatrice fermerà ogni attività. I bambini, increduli, inizialmente si trattengono, ma incoraggiati, urlano a più non posso interrompendosi magicamente nell’istante prestabilito. Formano poi una grande “pizza” con tutte le loro opere in argilla, ci entrano a piedi nudi per lasciare impronte con i piedi e tracce con le mani. Sporchi e felici, non dimenticheranno l’esperienza.
Diceva Bruno Munari, citando un proverbio cinese: “Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco”.

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Notizie utili

Associazione Bruno Munari,

  www.brunomunari.it

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