Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Gli scomparsi

Gli scomparsi di Daniel Mendelsohn, Neri Pozza Editore, Pagine 736, € 20,00. ” width=”167″ height=”270″> Gli scomparsi di Daniel Mendelsohn, Neri Pozza Editore, Pagine 736, € 20,00. Ce l’ho messa tutta affinché il racconto di zio Schmiel acquistasse una rilevanza artistica. Sapevo che la differenza tra una storia interessante e una storia trascurabile equivale alla differenza che c’è tra letteratura e cronaca. Il contenuto a cui si riferisce Mendelsohn è l’olocausto di sei membri della sua famiglia – suo zio Schmiel, sua zia Ester e le loro quattro figlie Lorka, Frydka, Ruchele e Bronia – a cui lo scrittore ha … Leggi tutto


<span style=Gli scomparsi
di Daniel Mendelsohn, Neri Pozza Editore, Pagine 736, € 20,00.
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Gli scomparsi
di Daniel Mendelsohn, Neri Pozza Editore, Pagine 736, € 20,00.

Ce l’ho messa tutta affinché il racconto di zio Schmiel acquistasse una rilevanza artistica. Sapevo che la differenza tra una storia interessante e una storia trascurabile equivale alla differenza che c’è tra letteratura e cronaca. Il contenuto a cui si riferisce Mendelsohn è l’olocausto di sei membri della sua famiglia – suo zio Schmiel, sua zia Ester e le loro quattro figlie Lorka, Frydka, Ruchele e Bronia – a cui lo scrittore ha dedicato questo libro.
“Il bene – dice Mendelsohn -, è misterioso almeno quanto il male”. E forse è questa fascinazione per ciò che è inafferrabile che lo spinge a strutturare Gli Scomparsi attorno a degli interrogativi. Come il mistero che fa da spina dorsale al libro: di come in un angolo infernale della Polonia chiamato Bolechow dove ebrei, polacchi e ucraini avevano convissuto fino ad allora in pace, abbiano potuto essere trucidati tra il 1941 e il 1942 tremila ebrei, tra cui lo zio Schmiel e la zia Ester e le loro “quattro belle figliole” violentate, forse torturate e certamente assassinate – mistero che spinge lo scrittore a recarsi in Ucraina, in Australia, in Israele, in Svezia e in Danimarca, alla ricerca di chi potrebbe avere notizie su come esattamente sono morti.
Gli scomparsi è la storia di un viaggio, cinque anni intorno al mondo per cercare di rispondere a una domanda che Daniel Mendelsohn si era posto ancora bambino molti anni prima: cosa è davvero accaduto allo zio Shmiel durante l’Olocausto?
Le favolose storie del nonno raccontavano un’infanzia passata nella città di Bolechow, Polonia, all’inizio del secolo, ma si interrompevano intorno al destino del fratello, di sua moglie e delle quattro figlie. I membri della famiglia evitavano di parlare del misterioso Shmiel, tranne qualche sussurro o frettolosa conversazione in yiddish. È da questi frammenti che Daniel avvia la sua ricerca.
Molti anni dopo Mendelsohn scopre una serie di lettere disperate che Shmiel indirizza al nonno nel 1939 ed è colpito dai frammentari racconti di un terribile tradimento. Decide allora di trovare i testimoni del destino dei suoi parenti, gli unici dodici ebrei di Bolechow ancora in vita.
La ricerca lo condurrà insieme al fratello Matt (un fotografo le cui immagini illustrano il libro) attraverso quattro continenti, per confrontarsi con le abissali discrepanze tra la verità e la finzione, tra il ricordo e i fatti, tra il racconto e la realtà. Il viaggio si concluderà nel paese dove tutto ebbe inizio e dove ancora a distanza di decenni le tracce di quegli eventi attendono un testimone.
Sospeso tra il presente e un oscuro passato, Gli scomparsi è un’odissea e un viaggio nella memoria e nell’infanzia, nel tormento di una generazione cancellata. Al tempo stesso è una provocatoria e inedita riflessione sulla tradizione ebraica e sui testi biblici, cronaca di una tragedia universale, appassionata commemorazione. Un racconto morale e letterario capace di accostare il dolore e l’erudizione riscattando ciò che il tempo smarrisce.

(Pi. Ricc.)
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