In molti, quindi, affermano che è cambiato il modo di vivere la montagna da parte dei suoi amatori, siano turisti occasionali o praticanti assidui: “Da qualche anno le guide alpine, con il sostegno della Regione Lombardia, si stanno impegnando e stanno investendo in azioni che hanno come obiettivo il recupero della cultura della sicurezza basata sull’auto-protezione e sulla responsabilizzazione dell’individuo”, ha detto Alessandro Gogna, noto alpinista, durante il convegno. Gogna ha ricordato come dalle condizioni di sicurezza richieste per gli impianti sportivi si sia passati, poi, a produrre “garanzie e certezze troppo spesso valide solo sulla carta, creando un forzato diritto alla protezione, che, paradossalmente, ha portato nell’individuo e nelle sue comunità una deresponsabilizzazione più o meno marcata”. Ha concluso Gogna: “L’escalation di misure e attrezzature di sicurezza non fa che allontanare ciò di cui abbiamo più bisogno e che temiamo di dover affrontare per via della fatica necessaria: la vera sicurezza che nasce dentro di noi nella contemplazione della nostra stessa serena responsabilità”.
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