Dopo 23 ore di volo interrotte solo da un cambio di aereo a Singapore, all’arrivo ad Auckland i riflessi non sono particolarmente svegli ma non si può fare a meno di notare l’enorme scritta “GO ALL BLACKS” che campeggia a mo’ di augurio su un hangar all’aeroporto. In Nuova Zelanda gli All Blacks sono più di una squadra di rugby, sono l’identità stessa di una nazione, l’orgoglio degli antichi colonizzati che, spesso e volentieri, mazzolano gli ex-dominatori, il simbolo sotto il quale Europei e maori ritrovano l’armonia testimoniata dalla danza della Haka, la tradizionale danza di guerra che è eseguita prima di ogni partita.
A giugno e a novembre l’appuntamento è con i “test match”
In campo sportivo gli ABs (come sono chiamati “affettuosamente” dagli addetti ai lavori) sono un esempio di potenza, tecnica e affidabilità e tutti li conoscono, anche i profani di rugby e sono stimati in tutto il mondo. Giocando su queste caratteristiche, l’IVECO è diventata uno dei principali sponsor della squadra neozelandese, con peraltro ottima soddisfazione reciproca.
Ogni anno, a giugno e a novembre, le Nazionali di rugby più forti si incontrano tradizionalmente tra loro per una serie di “test match”. Guai a chiamarli amichevoli, sono incontri ufficiali a tutti gli effetti, giocati per provare la propria forza e la qualità del lavoro svolto. Sotto la denominazione ufficiale di IVECO Series, gli ABs hanno incontrato in tre settimane successive l’Irlanda e, due volte, l’Inghilterra vincendo comodamente tutte e tre le partite.
Wellington, capitale culturale
A Wellington gli ABs hanno giocato e vinto 21-11 la prima partita dell’IVECO Series contro i “Verdi” d’Irlanda.
La capitale neozelandese, economicamente parlando, non è la città più importante del Paese, ruolo che spetta alla ben più grande Auckland la città si estende in lunghezza sulle lingue di terra che costituiscono la costa frastagliata e in altezza sulle basse ma ripide colline.
È una città così molto estesa anche perché le case sono basse e gli unici edifici alti sono gli alberghi e i palazzi di uffici nel centro direzionale e vicino al Parlamento. Per il resto è una sfilza di villette, tutte rigorosamente vista mare, immerse nel verde di una natura rigogliosa. Wellington è anche il centro culturale del Paese, qui c’è il Te Papa Tongarewa, il museo della Nuova Zelanda.